Doppio bollino blu per i prodotti biologici. Non solo garanzia di alimenti frutto di un'agricoltura libera da ogm, da fitofarmaci, rispettosa dell'ambiente e della biodiversità ma anche garanzia che quei prodotti siano realizzati da aziende rispettose dei contratti di lavoro, delle relazioni sindacali promuovendo così il lavoro di qualità.
È quanto prevede l'impegno sottoscritto dal sindacato di categoria Uila e dall'Aiab presentato oggi al Cnel. L'Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) e la Uila (Unione italiana lavoratori agroalimentari) hanno infatti individuato nel sistema di certificazione del biologico lo strumento da utilizzare anche nella sfera della certificazione sociale d'impresa.
Le due organizzazioni prevedono quindi un sistema volontario di certificazione aggiuntiva per le aziende agricole biologiche relativo al rispetto dei contratti di lavoro e delle leggi sociali.
Accanto a questo punto caratterizzante dell'accordo, il cahier de charge prevede anche di individuare progetti comuni che abbiano come obiettivi: la promozione e lo sviluppo dell'agricoltura biologica per raggiungere entro il 2015 almeno il 20% della superficie agricola italiana coltivato a biologico (attualmente è a 6,9% ndr) e il 10% dei consumi in prodotti biologici; la promozione del concetto di lavoro di qualità tra le aziende di produzione biologica e la cultura della legalità, dell'applicazione dei contratti e del rispetto delle leggi sociali del lavoro; accrescere l'occupazione nel settore; favorire le pari opportunità; sviluppare la formazione professionale e la ricerca scientifica.
Le due organizzazioni si impegnano anche a promuovere «una nuova politica agricola comunitaria sostenibile e basata sul lavoro» indirizzando i Psr (Piano di sviluppo rurale) verso la promozione del biologico, l'aumento dell'occupazione e il miglioramento della qualità della vita.