È di ieri l'annuncio che, nel quadro del Programma di ricostruzione ONU per il Libano, il Ministero degli Esteri italiano ha donato 2 milioni di euro per contribuire al ripristino già in corso delle infrastrutture e dei servizi scolastici e sanitari sconvolti dal conflitto della scorsa estate.

Durante una conferenza tenuta nella mattinata di ieri, l'ambasciatore italiano in Libano Gabriele Checchia ha firmato con Roberto Laurenti, Rappresentante dell'Unicef in Libano, un accordo di cooperazione per il valore di 2 milioni di euro, pari a circa 2,7 milioni di dollari.

«Il Governo italiano è orgoglioso di continuare a sostenere il lavoro dell'Unicef per i bambini del Libano» ha dichiarato l'ambasciatore Checchia. «Benché il conflitto sia terminato da diversi mesi, i bambini e le famiglie libanesi hanno tuttora bisogno dell'aiuto internazionale per poter tornare a una vita normale.»

Sin dalla fase immediatamente successiva l'emergenza, e per tutto il processo di ricostruzione, il Governo italiano rimane impegnato a sostenere gli sforzi del Libano per migliorare le condizioni delle popolazioni più colpite dalla crisi» ha proseguito l'ambasciatore italiano a Beirut.

«L'annuncio riflette la continuità dell'impegno del Governo italiano per soddisfare le esigenze più impellenti dei bambini e dei giovani libanesi». Mantenere i bambini in salute e aiutare il sistema scolastico a soddisfare le loro esigenze educative e psicosociali risulta fondamentale per un pieno recupero dai traumi della guerra.

La donazione del Governo italiano contribuirà a finanziare un numero significativo di interventi dell'Unicef per la sanità e l'istruzione.

Interventi UNICEF in ambito sanitario.

- L'erogazione di servizi sanitari di base nelle aree colpite dalla guerra e in quelle meno servite, con attenzione speciale alle esigenze di donne e bambini;

- Attrezzare almeno 200 centri per le vaccinazioni nelle aree colpite dalla guerra, sostenere team mobili per l'erogazione dei servizi nei territori meno serviti, installare infrastrutture per la conservazione e il trasporto dei vaccini per garantire le vaccinazioni di routine contro epatite, morbillo, parotite e rosolia;

- Condurre campagne straordinarie di vaccinazione contro il morbillo per oltre 1,3 milioni di bambini (dagli inizi del 2006 si sono registrati oltre 850 casi di morbillo, altamente letale nelle emergenze);

- Sviluppare un protocollo nutrizionale nazionale, che includa anche programmi di informazione e sensibilizzazione sulle corrette pratiche nutrizionali neo natali e infantili;

- Effettuare campagne di sensibilizzazione nelle scuole sui temi della salute, la sicurezza e la promozione delle norme igieniche.

Interventi Unicef in ambito educativo.

Attività socio-ricreative di doposcuola per gli scolari, i genitori e le comunità locali, realizzate da educatori specificamente formati sulla terapia del trauma e la terapia del gioco Attività per la formazione degli educatori, dirette ai maestri e agli amministratori scolastici, affinché siano in grado di individuare e gestire situazione di stress tra gli alunni.La formazione degli insegnanti sulle esigenze specifiche dei bambini con problemi psicosociali, motori o d'apprendimento.

Il sostegno ai corsi di recupero scolastico e di alfabetizzazione per bambini e adulti. «Il settore sanitario e quello per l'istruzione hanno subito gravi danni durante la guerra e il ripristino di tali servizi su standard più elevati rispetto al periodo prebellico è una delle fondamentali priorità dell'Unicef in Libano» ha affermato il Rappresentante Unicef Roberto Laurenti. «La generosità del Governo italiano farà una differenza enorme e ci aiuterà a raggiungere questi obiettivi.»

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