Il documento finale sarà pubblicato solo venerdì, non ci sono conferme ma solo fughe di notizie dal vertice di esperti del Giec, che riunisce gli specialisti di clima di tutto il mondo a Bruxelles.
Una di queste riguarda gravi rischi che correrebbero orsi bianchi e coralli.
«Siamo intenti a cambiare anche le virgole, insieme alle cifre e ai grafici - ha spiegato all'agenzia di stampa italiana Ansa uno degli esperti - i documenti che arrivano in queste ore su alcuni media sono citazioni che non hanno alcuna certezza di essere vere. Qualcuno le ha lette e riportate più o meno fedelmente, ma noi le stiamo modificando».
Una di queste indiscrezioni, trapelata a Parigi, riguarda il pericolo che correrebbero diverse specie di fauna e flora, fra queste i coralli e gli orsi bianchi. La riunione di Bruxelles, dopo quella di Parigi dedicata alla valutazione del fenomeno, è incentrata sugli effetti del riscaldamento del pianeta su uomo, ambiente e salute.
In quest'ottica, il documento finale conterrebbe un paragrafo dedicato all' "alta probabilità " che le mutazioni del clima comportino "un'estinzione di numerose specie e una riduzione della diversità degli ecosistemi".
Se la temperatura aumenterà di due o tre gradi rispetto all' ultima decade del secolo, sarebbero sotto minaccia estinzione fra il 20 e il 30 per cento delle specie. Stando alle indiscrezioni sul rapporto, tutte da confermare, i coralli - che notoriamente sono fra le specie più sensibili al cambio di temperatura - sarebbero esposti "a mortalità vastissima".
Dietro di loro, a catena, tutta una serie di specie che se ne nutrono andrebbero a sparire. Nell'Artico, invece, la calotta planetaria dove il riscaldamento climatico procede a velocità doppia rispetto al resto della Terra, a rischiare sono gli orsi bianchi.