Un cucciolo da accudire? Si' grazie. Ma solo virtuale. Dopo l'invasione dei 'tamagotchi', il pulcino giapponese della Nintendo che nasce dalla schiusa di un piccolo uovo e ha bisogno di ogni tipo di cura per crescere bene, adesso stanno dilagando, in particolare fra le stelle dello star system americano, i nuovi cuccioli da pc, i 'Petz'. I 'Petz' sono frutto di un attento studio di esperti etologi e veterinari.

Si tratta di cuccioli irresistibili, morbidi, con occhi languidi e andatura buffa: almeno questo e' quello che pensiamo guardandoli attraverso lo schermo del nostro computer.I cuccioli di cane Petz, creati da Ubisoft, multinazionale con due production studios anche in Europa, - Francia e Romania - hanno gia' conquistato 3 milioni di persone tra bambini e adulti. Ma nel mondo circolano on line almeno 70 milioni di cuccioli virtuali seguiti da un padrone.

La maggior parte delle case di videogiochi mette in rete i propri animali domestici. Tanto che nelle comunita' virtuali dedicate a questo tipo di intrattenimento on line circolano non solo cuccioli di cane e di gatto ma di ogni specie, comprese quelle totalmente di fantasia.Provare per credere: digitate su Google 'animali virtuali' e vi si aprira' un mondo tanto nuovo quanto vasto.

La novita' di quest'ultimo gioco della Ubisoft sta nell'interazione tra animale e padrone. Insomma bisogna proprio insegnargli a non fare la pipi' in casa e a rispondere quando lo si chiama per nome, per fare solo un esempio.

E a dimostrazione che piu' che un gioco e' un impegno vero e proprio ecco che, una volta spento il pc, si accende il cellulare. Non sia mai detto che il cucciolo resti solo anche un minuto. Finche' al 'Border collie o al piccolo di Beagle non manchera' niente, egli vivra' felice e scorrazzera' nel mondo digitale a tre dimensioni.La petzmania quindi e' gia' arrivata ad essere un fenomeno sociale.

In Inghilterra questi animaletti virtuali sono diventati oggetto di un simposio universitario, che si terra' all'universita' di Newcastle fra alcuni giorni.Bisogno di sicurezza, metodo per abbattere la solitudine sarebbero alla base della nuova mania sui cuccioli virtuali.Secondo gli esperti, inoltre, gli animali virtuali sono complementari o totalmente sostitutivi dei cuccioli veri.

Un gioco? Certo, dicono, ma anche uno strumento vero e proprio per i piu' piccoli che imparano a prendersi cura del proprio cucciolo e comprendono le responsabilita' che comporta crescerlo.Sempre che, aggiungiamo noi, non si dimentichi mai che un cucciolo virtuale, benche' interagisca con il suo padrone, rimane nello spazio di un hard disk.

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