Al via giovedì 29 marzo a Montepulciano l'iniziativa organizzata da Acli, Comunità di Sant'Egidio, Focsiv, Legambiente, Movimento politico per l'unità (Focolari),Regione Toscana e Comune di Montepulciano.La tigre cinese e la triade cinese. Le piccole chinatown e i falsi made in China. La febbre gialla e il pericolo giallo.

L'elenco delle visioni parziali e dei pregiudizi a proposito della Cina e dei cinesi è molto lungo. E arricchito ogni giorno da luoghi comuni o vere e proprie leggende metropolitane, spesso infamanti: i cinesi sono tutti magri, i cinesi sono tutti bassi, i cinesi in Italia non muoiono mai.

Per superare i preconcetti e allargare la conoscenza di un Paese e di un popolo dalla tradizione plurimillenaria e dal futuro sempre più intrecciato con l'Occidente, le Acli, la Comunità di Sant'Egidio, la Focsiv, Legambiente, il Movimento politico per l'unità (Focolari), insieme con la Regione Toscana e il Comune di Montepulciano, dedicano quest'anno le Giornate dell'Interdipendenza al tema "Cina-Europa. Una nuova via della seta".

Una tre giorni di seminari e convegni, rivolti in particolare agli operatori dei media e agli opinion leader, in programma a Montepulciano, in provincia di Siena, dal 29 al 31 marzo. «Perché la Cina non è solo economia, né solo diritti civili - dicono gli organizzatori - ma anche arte, cultura, religione, politica e soprattutto società civile».

Di fronte a un'interdipendenza solo economica dei mercati e della finanza, che non riesce a evitare il rischio dello scontro tra le civiltà, l'interdipendenza tra i popoli e le nazioni intende, infatti, contribuire alla maturazione di una cultura della pace, del dialogo, della solidarietà e della fraternità universale.

Le Giornate dell'Interdipendenza 2007 sono state presentate questa mattina a Roma da Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente; Lucia Fronza Crepaz, presidente del Movimento politico per l'unità (Focolari); Mario Giro, responsabile delle relazioni internazionali per la Comunità di Sant'Egidio; Sergio Marelli, direttore generale della Focsiv; Andrea Olivero, presidente delle Acli.

Tra i presenti anche Zhong Acheng, scrittore; Luo Hongbo, Accademia cinese per le scienze sociali Pechino; Wu Yiye, Università di Nanjing; Wen Tiejun, Renmin University Pechino; Zhu Youke, giornalista Xinjiang; il sindaco di Montepulciano, Massimo Della Giovampaola e Franco Siddi, presidente della Fnsi.

Quali cambiamenti e riforme hanno fatto della Cina una delle maggiori potenze del mondo? Quale ordine sociale sta emergendo? C'è nuovo spazio per la spiritualità? Quale incontro culturale è possibile tra Europa e Cina? Esiste una via cinese alla democrazia?

A queste domande cercheranno di dare risposta non solo studiosi e giornalisti europei, tra cui i corrispondenti italiani a Pechino, ma anche e soprattutto esponenti cinesi della società civile, intellettuale e religiosa. Come Wang Hui, (dell'università Tsinghua di Pechino), intellettuale critico che sostiene la necessità d'accompagnare la crescita economica con un sistema d'uguaglianza, di welfare e salvaguardia ambientale; Wen Tiejun (Renmin Univ. Pechino) studioso della Cina rurale e dei nuovi movimenti; lo scrittore Zhong Acheng, autore della Trilogia dei re; Yang Min, giornalista emergente e particolarmente attenta alle questioni sociali, ambientali e alle minoranze etniche; Ren Yanli (dell'Istituto di ricerca delle Religioni mondiali dell'Accademia cinese delle Scienze sociali); Wang Meixiu, studiosa di cristianesimo. Saranno proiettate inoltre video interviste inedite girate in Cina e una speciale attenzione verrà dedicata alla questione dell'emigrazione verso l'Italia e l'Europa, con la testimonianza di giovani cinesi della seconda generazione.

Senza sottovalutare gli aspetti economici, la categoria dell'interdipendenza vuole, infatti, far dialogare tra loro tutti i profili che favoriscono l'incontro autentico tra popoli e culture: lo sviluppo degli ordinamenti legislativi, l'arte e le tradizioni culturali, le religioni, i media e le comunicazioni, la società civile.

Le Giornate dell'Interdipendenza prendono spunto da un'idea del sociologo statunitense Benjamin Barber lanciata dopo l'11 settembre 2001: quella della "interdipendenza positiva" come chiave per affrontare la sfida del "saper vivere insieme" posta dalla società post-globale.

Le Giornate dell'Interdipendenza 2007 a Montepulciano sono realizzate con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell'Usigrai e dell'Università di Bologna.

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