Giovedì sera una catena di esplosioni provenienti da un deposito militare di munizioni vicino al Villaggio SOS di Maputo, Mozambico hao ucciso più di 70 persone e ne ha ferite circa 200.

Le esplosioni hanno completamente distrutto una casa famiglia del villaggio SOS ed hanno danneggiato altre case e strutture SOS. Fortunatamente non ci sono morti o feriti tra i bambini o i collaboratori del Villaggio SOS.

Le esplosioni, che secondo quanto riferito sono state causate dal calore intenso, si sono sprigionate da un deposito militare a Malhazine, un sobborgo di Maputo, poco prima delle 5 P.m. (ora locale) di giovedì. Le Forze Armate del Mozambico (FADM) avevano immagazzinato lì più di 20 tonnellate di vecchie attrezzature ed armi militari. Il deposito era situato a circa due chilometri dal villaggio SOS di Maputo.

Tutti i bambini e i collaboratori del villaggio SOS sono stati evacuati al centro di Maputo con mini-bus locali e taxi mentre le esplosioni si intensificavano, causando detonazioni a catena. I bambini hanno ricevuto assistenza dall'ambasciata tedesca che ha provato ad individuare una sistemazione sicura. I bambini sono comunque rientrati al Villaggio SOS la mattina di venerdì.

Al suo ritorno al villaggio, il direttore nazionale SOS Jaime Alves ha riscontrato diversi danni: per esempio un pezzo di metallo di circa 60 centimetri di lunghezza e 12 chilogrammi di peso, atterrando, aveva danneggiato una delle case.Fra la popolazione c'è ancora timore e panico per l'accaduto. Secondo i rapporti ufficiali almeno 72 sono morte e più di 200 sono state ferite dalle esplosioni.

Le esplosioni hanno attivato le bombe e razzi che hanno distrutto diverse case nel distretto di Laulane.Esplosioni simili si erano verificate nella stessa struttura militare anche il 28 gennaio 2007.Aires Aly,ministro dell'istruzione del Mozambico, ha visitato il villaggio SOS, composto di quindici case famiglia, un ufficio amministrativo e da altri servizi.

La first lady del Mozambico ha già inviato una delegazione per constatare i danni e ha donato scorte alimentari e servizi di sostegno psicologico per aiutare tutti i bambini traumatizzati.

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