E' iniziata ieri in Sudan la prima tornata delle Giornate nazionali di vaccinazione contro la polio del 2007, la campagna antipolio straordinaria sostenuta dall'UNICEF per vaccinare oltre 8,7 milioni di bambini in tutto il Paese.
«Se vogliamo assicurare che non emergano nuovi casi di polio in Sudan, i team mobili di addetti alle vaccinazioni devono poter avere accesso a tutte le comunità locali, tutte le famiglie e tutti i bambini sotto i 5 anni del Paese», ha affermato il Rappresentante dell'UNICEF in Sudan Ted Chaiban.«Inoltre dobbiamo garantire l'adeguata disponibilità di scorte di vaccini, l'operatività dei sistemi logistici e che gli addetti alle vaccinazioni siano propriamente formati su come localizzare e registrare i bambini vaccinati, oltre a far passare il messaggio che le vaccinazioni antipolio devono essere una priorità per ogni famiglia sudanese».
L'obiettivo delle Giornate nazionali di vaccinazione è somministrare il vaccino antipolio a oltre 8,7 milioni di bambini in tutto il Sudan, 2,7 milioni dei quali vivono nel Sudan meridionale.La campagna è diretta a livello sia nazionale sia locale dai dipartimenti sanitari del Governo, con vaccini, supporto tecnico e risorse economiche forniti da UNICEF, OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e altri partner.
Anche le Organizzazioni non governative (ONG) locali sono coinvolte nell'attuazione della campagna, il cui costo ammonta a circa 3 milioni di dollari per ciascuna tornata di vaccinazioni.Nel 2006, il buon esito degli interventi antipolio in Sudan ha prodotto come risultato che nessun caso di poliomielite è stato registrato nel Paese, contro i 155 casi del 2004-2005.UNICEF e OMS invocano sicurezza per i vaccinatori.
Alti livelli di copertura vaccinale raggiunti tramite queste campagne di vaccinazione di massa, insieme a migliori servizi per le vaccinazioni di routine nel quadro dell'assistenza sanitaria, sono cruciali per mantenere il Sudan libero dalla polio», ha sottolineato il Rappresentante dell'OMS in Sudan, il dottor Mohamed Abdurrab.«Poiché il Sudan confina con paesi in cui la polio resta endemica, dobbiamo essere estremamente vigili, e le Giornate nazionali di vaccinazione giocano un importante ruolo per la protezione del paese dal virus».
La situazione di insicurezza in cui versano alcune regioni del Paese costituisce un potenziale ostacolo agli interventi di vaccinazione.L'UNICEF stima che almeno 200.000 bambini nella provincia del Darfur potrebbero non essere stati raggiunti dalla precedente campagna di vaccinazioni di massa del novembre 2006, a causa degli ostacoli posti dalla diffusa insicurezza.
I rappresentanti UNICEF e OMS hanno lanciato un appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto in Darfur affinché rispettino il mandato umanitario dei team per le vaccinazioni, garantendo la sicurezza dei loro spostamenti all'interno dei tre stati del Darfur.«Che siano formati da operatori sanitari di ONG o del Governo, questi team operano esclusivamente per salvaguardare la salute dei bambini e contribuire all'eradicazione della polio in Sudan», hanno dichiarato congiuntamente i rappresentati Ted Chaiban e Mohamed Abdurrab.
«Essi svolgono un compito puramente di carattere umanitario e dunque esortiamo coloro che possono influire sulla loro possibilità d'accesso in Darfur a impegnarsi per garantirne la libertà di movimento. La loro sicurezza è di vitale importanza».Le Giornate nazionali di vaccinazione contro la polio in Sudan sono realizzate grazie al contributo finanziario di numerosi donatori, tra cui i governi di Canada, Giappone, Stati Uniti, il Centres for Disease Control statunitense e il Rotary International.