Venerdì 23 marzo una delegazione di Amnesty International ha incontrato alla Farnesina il Consigliere d'Ambasciata Raimondo De Cardona, della Direzione generale Europa del ministero degli Affari esteri, per uno scambio di valutazioni sulla situazione dei diritti umani in Croazia.

La delegazione, proveniente dal Segretariato Internazionale dell'associazione, era composta da Omer Fisher e Marek Marczynski, rispettivamente ricercatore e campaigner sui Balcani ed era accompagnata da Gabriele Eminente, direttore della Sezione Italiana di Amnesty International.

Quello di venerdì fa parte di una serie di analoghi incontri tra Amnesty International e i ministeri degli Esteri di alcuni dei paesi europei che intrattengono rapporti piu' stretti con Zagabria, nonche' con l'Unione europea. Nel corso dell'incontro, la delegazione di Amnesty International ha espresso la propria preoccupazione per la perdurante situazione di impunita' per crimini di guerra e contro l'umanita' commessi dall'esercito e dalle forze di polizia croate nel corso del conflitto del 1991-95.

A piu' di 10 anni dalla fine della guerra, restano irrisolti numerosi omicidi e sparizioni forzate di serbi di Croazia. ?Nonostante alcuni passi avanti compiuti recentemente dalle autorita' croate per indagare su questi crimini in determinate aree del paese, in particolare a Osijek, altrove gli sforzi per porre fine all'impunita' rimangono del tutto insufficienti' - ha dichiarato Omer Fisher.

I rappresentanti di Amnesty International hanno ricordato in particolare la situazione di Sisak, dove almeno un centinaio tra omicidi e sparizioni di serbi di Croazia, risalenti al biennio 1991-92, restano tuttora senza colpevoli. Amnesty International auspica che le autorita' italiane, anche nell'ambito del processo di integrazione della Croazia nell'Unione europea, sollevino il tema dell'impunita' per crimini di guerra e sostengano gli sforzi delle autorita' croate volti a indagare crimini commessi dall'esercito e dalle forze di polizia. Amnesty International non prende posizione sull'entrata della Croazia, o di altri paesi, nell'Unione europea.

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