Si è conclusa con la firma di un Protocollo in materia di adozioni (che aggiorna il precedente firmato nel 2005) la missione a Minsk del Ministero degli Affari Esteri, il Ministero della Solidarietà Sociale e il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia.

E' stato inoltre siglato un Accordo tra il Governo italiano e il Governo bielorusso in materia di programmi solidaristici di accoglienza a favore di minori bielorussi. Tale risultato, fortemente atteso da numerose associazioni e famiglie italiane, consente - si osserva alla Farnesina - la ripresa dei programmi di accoglienza e delle adozioni e favorisce l'avvio di una nuova fase di dialogo in materia umanitaria.

FERRERO: RISOLTO IL CASO DEI SOGGIORNI DI CURA.

"L'intesa raggiunta a Minsk dalla delegazione del Governo italiano con le autorità bielorusse non solo permette di superare il blocco dei soggiorni di cura, verificatosi dopo la nota vicenda di Cogoleto, chiudendo così i problemi e le sofferenze che quella chiusura aveva creato nei bambini e nelle famiglie, ma apre anche prospettive nuove sia nel campo dei soggiorni dei bambini che nelle adozioni internazionali dalla Bielorussia".

E' il commento del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero. "L'accordo prevede infatti sia il miglioramento delle condizioni dei soggiorni che la semplificazione delle procedure per le adozioni. Si apre, a mio avviso, una nuova pagina sotto il segno della solidarietà internazionale", ha concluso Ferrero.

BINDI: L'ACCORDO METTE FINE AL CONTENZIOSO.

"L'accordo mette fine ad un contenzioso che si prolungava da diversi mesi e dopo che le autorità bielorusse avevano adottato un nuovo regolamento in materia di adozioni". E' quanto ha detto il ministro per le Politiche della Famiglia, Rosy Bindi, commentando la firma, oggi a Minsk, del protocollo di collaborazione tra la Commissione Adozioni Internazionali, presso la Presidenza del Consiglio della Repubblica italiana, e il Ministero dell'Istruzione della Repubblica di Bielorussia in materia di adozioni dei minori bielorussi da parte di cittadini italiani.

"Il risultato raggiunto è importante - ha aggiunto Bindi - perché permette di aprire una corsia preferenziale per le domande di adozione internazionale di bambini bielorussi che da lungo tempo attendono di essere prese in considerazione. Si tratta di bambini provenienti dagli istituti bielorussi, e che da alcuni anni partecipano ai soggiorni di risanamento in Italia e che hanno sviluppato forti legami affettivi con le famiglie italiane".

Il ministro Bindi ha ricordato che un analogo Protocollo, stipulato nel 2005, conteneva l'impegno da parte bielorussa a esaminare entro alcuni mesi 150 domande di adozione. Tale impegno è stato adempiuto solo con molto ritardo e accogliendo un numero limitato di domande. Nell'intesa raggiunta questa mattina vengono stabiliti tempi certi per il riesame di questo primo gruppo di domande.

La Commissione Adozioni Internazionali, entro il primo di aprile, presenterà le domande di adozione ancora giacenti o che erano state respinte; gli organi bielorussi s'impegnano a riesaminare queste richieste entro il primo di maggio. Anche per le altre circa 450 domande di adozione, che fino ad oggi non erano state accettate da parte bielorussa, si "prevede un iter accelerato".

La Commissione Adozioni Internazionali dovrà organizzare con gli Enti autorizzati la presentazione, presso gli organi locali bielorussi di tutela dei minori, delle richieste d'inserimento dei bambini nell'elenco dei minori nei cui confronti è possibile effettuare le adozioni.

Le autorità bielorusse dovranno provvedere all'esame delle richieste entro 60 giorni; successivamente, e dopo la presentazione di una domanda di adozione nominativa, entro 75 giorni dovrà essere autorizzata o meno l'adozione internazionale. Il ministro Bindi ha detto che è stato inoltre costituito un gruppo di lavoro per valutare, dopo tre mesi, lo stato di attuazione del Protocollo.

"Un buon risultato - ha affermato la Bindi - al quale abbiamo intensamente lavorato in piena sintonia con il ministro Ferrero e in collaborazione con il Ministero degli Esteri. L'unità. La pazienza e la determinazione del governo sono state premiate. Siamo certi che da qui nascerà una collaborazione positiva con le autorità bielorusse, per dare una risposta alle famiglie e ai bambini che da troppo tempo sono in attesa di adozione.

Fin dall'inizio di questo difficile contenzioso abbiamo avuto a cuore una sola preoccupazione, quella di non vanificare tutti i percorsi avviati e quei legami affettivi già consolidati tra bambini e famiglie".

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