"I bambini bianchi, sono «merce» cara per le adozioni?"
Penso che dietro la ri-apertura delle adozioni internazionali vi sia una lobby che considera la Romania il "mercato d'oro dell'Est Europa" per l'adozione di bambini bianchi.
"Quali sono state, a suo avviso, le rivelazioni più controverse del libro?"
Credo che questo libro parli, senza retorica né stereotipi, della lobby internazionale per la riapertura dell'adozione internazionale a cui si è stata sottoposto il governo di Bucarest. Credo che il libro riveli i meccanismi di corruzione nel campo delle adozioni internazionali, portando alla luce anche i nomi dei politici coinvolti.
"Questa lobby continua anche oggi. Quale e' la posta in gioco?"
I bambini dell'Europa Orientale sono i più desiderati dalle aspiranti famiglie adottive. I governi occidentali temono che se la Romania non riapre le adozioni internazionali c'è il rischio che anche gli altri paesi dell'area, Bulgaria, Ucraina, Repubblica Moldavia facciano lo stesso.
"Quando ha iniziato a lavorare nel campo della protezione dell'infanzia? Quanto tempo ha passato in Romania?"
Nel marzo del 1999 ho ricevuto l'incarico per lavorare sul "Dossier bambini in Romania" della Commissione Europea. Dal 1999 al 2005 sono andata in Romania piu' di 40 volte. Sono riuscita a conoscere, in questo modo, il 90% del sistema di protezione del bambino romeno e sono diventata un'esperta in questo campo.
"Il suo libro sembra un diario in cui è riportato, giorno per giorno, tutto ciò che accade in Romania"
La mia intenzione era proprio quella di raccontare la commistione che si è creata tra politica, interessi privati e diritti dell'infanzia. In questo circolo sono innanzitutto i bambini abbandonati a pagare le conseguenze di un sistema corrotto. Nel momento in cui la Romania ha promosso la moratoria delle adozioni internazionali e' iniziata un'attivita' di lobby nazionale e internazionale per riaprire il sistema.
"In una sezione del libro vengono riportati i costi dell'adozione internazionale. Quanto si pagava per adottare un bambino?"
Il traffico dei bambini era profondamente radicato in Romania: prima della moratoria del 2005 i costi per adottare un bambino andavano dai 10.000 ai 40.000$. Anche per i bambini rom, fortemente discriminati dai romeni, c'erano costi così elevati. I bambini che provenivano dagli istituti, poi, erano spesso vittime di abusi sessuali: il traffico delle adozioni si mischiava drammaticamente a quello della prostituzione.
"Può farci qualche esempio concreto di corruzione?"
Nel caso della Romania la pressione economica è servita per influire sulle decisioni politiche: Francois de Combert, presidente della compagnia francese Fundazione Sera dalla Francia ha parlato di un vero e proprio potere di ricatto delle aziende europee e dei governi su Bucarest.