L'acqua è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra ed è patrimonio dell'umanità. L'accesso all'acqua è un diritto fondamentale e inalienabile, che va garantito a tutti.
Sono queste le premesse fondamentali della partecipazione di Legambiente all'Assemblea mondiale degli eletti e dei cittadini per l'acqua (AMECE), la tre giorni organizzata a Bruxelles, al Parlamento europeo, che entra oggi nella sua giornata conclusiva.
Un'inedita assise internazionale che intende diffondere il diritto all'acqua potabile come diritto umano da sottrarre ai processi di privatizzazione e mercificazione proposti dal mercato, e stabilire un collegamento tra i cittadini e le istituzioni al fine di prendere impegni concreti per garantire a tutti l'accesso all'acqua.
A Bruxelles la delegazione di Legambiente ha sostenuto con forza la richiesta di una Commissione d'inchiesta sull'utilizzo dei fondi privati per l'acqua nel mondo; la richiesta alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza dell'istituzione di una convenzione mondiale specifica sull'acqua, affinché in ogni Paese la Costituzione contenga il divieto di privatizzare l'acqua; l'inserimento dell'acqua nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in occasione del sessantesimo anniversario della firma nel 2008.
"L'abitudine allo spreco e la noncuranza ci fanno spesso perdere di vista la necessità di proteggere l'acqua - dichiara Maurizio Gubbiotti, responsabile del dipartimento internazionale di Legambiente, presente a Bruxelles - e mentre in alcuni Paesi sussiste l'abitudine allo spreco idrico e la completa noncuranza di questa risorsa primaria, ci sono aree del pianeta in cui la carenza dell'acqua pulita rappresenta un'emergenza gravissima. Più di 1 miliardo di persone, oggi, non ha accesso all'acqua e 2,6 miliardi mancano di servizi sanitari".
"Chiediamo - aggiunge Gubbiotti - che venga posta una particolare attenzione alle scelte sull'acqua che verranno fatte nei prossimi mesi e anni da parte dell'Europa, della Russia (tra i paesi più ricchi di acqua), e del Continente asiatico. Ci sembrano estremamente positive le tante buone pratiche sulla gestione partecipata dell'acqua in America Latina portate in questa assemblea e per questo a Bruxelles abbiamo sostenuto, coinvolgendo le province di Milano e Roma, l'impegno dell'associazione ambientalista colombiana Ecofondo che da oggi inizierà una raccolta di firme per ottenere un referendum che porti all'inserimento nella Costituzione del proprio Paese il divieto di privatizzazione".
Per il 22 marzo, Giornata Mondiale dell'Acqua, Legambiente propone dunque un "acqua day" dedicato al cambiamento climatico. Tante le iniziative organizzate in tutta Italia all'insegna del risparmio idrico ed energetico, per ricordare che l'acqua è uno degli elementi che maggiormente subisce il riscaldamento globale.
Lo scioglimento dei ghiacciai - ricorda l'associazione ambientalista - è aumentato dell'1% annuo negli ultimi 35 anni, con una conseguente riduzione delle riserve di acqua potabile. Ma anche la diminuzione della portata dei fiumi e delle precipitazioni nell'area mediterranea, che favorisce i processi di desertificazione, sono fenomeni che sempre più assottigliano le riserve di acqua potabile.
Una responsabilità dei paesi ricchi e industrializzati, che rappresentano meno del 20% della popolazione mondiale e consumano oltre il 60% dell'energia prodotta, con ricadute ambientali che si fanno sentire in maniera più catastrofica nei paesi più poveri del Sud del mondo, meno preparati ad adattarsi agli impatti.
"La dotazione minima di acqua per vivere è di circa 50 litri al giorno - aggiunge Gubbiotti -, in Italia ne consumiamo 250, mentre un africano fortunato di una regione subsahariana ne consuma meno di 20. Considerando che nel 2020 saranno 3 miliardi le persone che non avranno accesso all'acqua diviene una responsabilità dei paesi ricchi e industrializzati garantire alle popolazioni nei paesi impoveriti l'accesso all'acqua".
Tra le iniziative di Legambiente anche una raccolta fondi per un progetto di cooperazione internazionale "Proteggi una sorgente in Swaziland", un'iniziativa che intende sensibilizzare la popolazione di questo paese dell'Africa, dove il 62% degli abitanti raccoglie l'acqua da fiumi e sorgenti non protette, insegnando loro a mantenere le sorgenti in stato di igiene e sanità.
Legambiente aderisce, inoltre alla campagna informativa "Acqua: bene comune dell'umanità, diritto di tutti" finanziata dall'Unione Europea per promuovere la cultura dell'acqua come bene comune dell'umanità, e che Legambiente realizza insieme a CEVI, CIPSI, COSPE, CRIC, France Libertés, CERAI, Dimitra.
Un modo per ricordare ancora una volta che nel XI secolo ancora 30.000 persone muoiono ogni giorno per cause connesse alla scarsità d'acqua o alla sua cattiva qualità e igiene".