"Un segnale importante e un ottimo primo passo per cominciare a fronteggiare il cambiamento climatico e fornire finalmente ai cittadini gli strumenti per tagliare i consumi e scegliere un'energia più verde". E' molto soddisfatta Legambiente della mozione sulle politiche ambientali approvata oggi al Senato, che contiene su energia e clima proposte e richieste già più volte avanzate dall'associazione ambientalista. La mozione nasce infatti da un appello lanciato da Legambiente il 16 febbraio scorso, per il secondo anniversario del protocollo si Kyoto, e sottoscritto da migliaia di persone. "Una bolletta più trasparente, che premia il risparmio energetico con uno sconto fiscale del 10% a chi taglia i consumi, tariffe differenziate per fasce orarie, e la possibilità di acquistare energia prodotta da vere fonti rinnovabili - commenta il presidente nazionale di legambiente Roberto Della Seta - sono alcune delle voci del documento accolto: gli stessi tre punti salienti avanzati da Legambiente nel suo appello, in vista della liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica che entrerà in vigore a partire dal 1 luglio, anche per gli usi domestici". "La liberalizzazione del mercato - continua Della Seta - rappresenta un'occasione per premiare l'efficienza energetica degli operatori e il risparmio domestico da parte delle famiglie ma la partita è delicata. La revisione della tariffe dovrebbe permettere ai cittadini di scegliere con piena consapevolezza tra offerte diverse e quindi di scegliere anche d'acquistare energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili: sarà un'autentica liberalizzazione se si eviterà il moltiplicarsi di contratti complicati che non aiuteranno le famiglie né a risparmiare né a fare scelte sostenibili. E' fondamentale che i consumatori siano messi in condizione di scegliere sapendo quali sono le fonti da cui l'energia elettrica proviene e quale peso hanno i costi di produzione, trasporto e tasse, senza dimenticare l'ambiente. "La decisione odierna - conclude il presidente nazionale di Legambiente - rappresenta un impegno concreto per cambiare il nostro mercato dell'energia, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e adeguarci agli obiettivi del Protocollo di Kyoto. E' anche un'ottima opportunità per incentivare e indirizzare la ricerca e il cambiamento tecnologico e rilanciare la competitività economica del nostro Paese".

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