Questa mattina, alla Commissione Giustizia del Senato, il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha risposto a un'interrogazione sulla richiesta di estradizione di 26 cittadini statunitensi (per lo piu' sospetti agenti della Cia), rinviati a giudizio nell'ambito del procedimento relativo al rapimento di Abu Omar, avvenuto a Milano il 17 febbraio 2003.

Ieri, alla vigilia dell'intervento in Commissione Giustizia, Amnesty International aveva esortato, come gia' piu' volte in passato, il ministro Mastella a inoltrare alle autorita' degli Usa la richiesta di estradizione.

Il ministro Mastella ha dichiarato oggi di voler attendere, prima di prendere ogni decisione, quanto stabilira' la Corte costituzionale sul conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, sollevato dal governo nei confronti della Procura di Milano, ?sulla base della ritenuta violazione del segreto di Stato da parte dell'autorita' giudiziaria, che impedirebbe l'utilizzazione processuale di elementi informativi e documentali acquisiti nel corso delle indagini e attinenti alla struttura e al funzionamento del Sismi'.

Alla luce delle dichiarazioni odierne, la Sezione Italiana di Amnesty International ritiene opportuno ribadire che, richiedendo sollecitamente l'estradizione, il ministro Mastella avrebbe invece dimostrato la volonta' dell'Italia di contrastare le violazioni dei diritti umani commesse nell'ambito della ?guerra al terrore' e di assicurare i responsabili alla giustizia.

Il ministro Mastella ha anche precisato che l'accoglimento del ricorso presentato alla Corte costituzionale ?e, quindi, della domanda di annullamento di una lunga serie di atti d'indagine, determinerebbe necessariamente il venir meno di parte degli elementi di prova acquisiti nel processo e la regressione di quest'ultimo alla fase delle indagini'.

A giudizio della Sezione Italiana di Amnesty International, la legittima apposizione del segreto di Stato non deve in alcun caso riguardare documenti o comportamenti connessi alla commissione di violazioni dei diritti umani, ne' puo' far venir meno l'obbligo dello Stato di perseguire i colpevoli.

La Sezione Italiana di Amnesty International si e' detta doppiamente rammaricata per l'assenza, nelle parole del ministro Mastella, di qualsiasi riferimento ai diritti umani e per il fatto che, nonostante le ripetute richieste di incontro, il ministro non abbia, sinora, ritenuto opportuno ricevere i rappresentanti dell'organizzazione.

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