Il centesimo Villaggio SOS è situato a Valmiera, una città di 30.000 abitanti, nella regione di Vidzeme (Lettonia). Il Villaggio sarà completato alla fine di marzo, ma tre case-famiglia sono già pronte per essere abitate.
Il 26 febbraio i primi tre bambini, i gemelli Lasma e Kaspars, e Liana di dieci anni, sono stati accolti nella loro nuova casa dalla loro mamma SOS Astrida.Astrida conosceva i "suoi" bambini già da dicembre, quando iniziò ad andarli a trovare regolarmente mentre vivevano in orfanotrofio.
All'inizio i bambini erano timidi e introversi ma ora hanno preso confidenza con gli altri. Nei prossimi mesi altre famiglie si trasferiranno nel Villaggio SOS.Il Villaggio SOS di Valmiera è il secondo in Lettonia e apre dieci anni dopo quello di Islice, molto apprezzato dai servizi sociali locali.
"I bambini di Valmiera ora possono vivere in un contesto familiare. In passato occorreva dislocare i bambini orfani o abbandonati in altre regioni della Lettonia. Ora possono vivere più vicini ai loro parenti, permettendoci di lavorare più efficacemente con le loro famiglie biologiche. In un orfanotrofio spesso i legami famiglia-figli vengono totalmente recisi", afferma Ivita Pukite dell'ufficio sociale locale.
Le autorità si aspettano molto dal Villaggio SOS di Valmiera e pensano che il concetto educativo SOS fornisca un alto livello di qualità dell'accoglienza. I bambini di Valmiera vengono abbandonati o allontanati dalle famiglie per le stesse ragioni che esistono nelle altre grandi città della Lettonia: abuso di alcool, violenza fisica e psicologica. Iveta Vi, che lavora presso il Villaggio SOS, aggiunge: "Stiamo parlando di famiglie che hanno vissuto con difficoltà il passaggio dal socialismo al capitalismo, non hanno un lavoro e hanno ceduto - i bambini sono coloro che ne soffrono di più".
SOS Villaggi dei Bambini insieme alle autorità locali sta valutando la possibilità di organizzare, sempre a calmiera, un programma di rafforzamento familiare. Ciò significherebbe poter effettuare un lavoro mirato per le famiglie in crisi e soprattutto poter evitare che i bambini vengano separati dai genitori.
Un programma simile è già operativo a Islice da tre anni, e offre consulenza alle famiglie afflitte da alcolismo, violenza domestica e alle giovani ragazze-madri. Sono oggi più di 5000 i bambini che crescono nei 100 Villaggi SOS d'Europa.Circa l'80% dei bambini ha ancora uno o entrambi i genitori, ma questi non riescono ad occuparsene, hanno malattie mentali, divorziano, si separano, trascurano i loro figli o ne abusano.
I programmi di rafforzamento familiare svolgono un ruolo complementare importante, in quanto consulenza e sostegno mirati e intensivi per i genitori permettono a molti bambini di rimanere con le loro famiglie biologiche. Circa 48.000 bambini in Europa vengono attualmente aiutati grazie a questi programmi, con particolare attenzione per l'Europa dell'Est, i Paesi Baltici e l'ex Unione Sovietica. Secondo le stime, circa 1,3 milioni di bambini stanno ricevendo assistenza istituzionalizzata in queste regioni.
Per molti di loro, essere allontanati dalla loro famiglia, non sarebbe necessario o potrebbe essere evitato se fosse disponibile il necessario supporto. Inoltre c'è un bisogno impellente di forme di aiuto alternative agli orfanotrofi e di accoglienza in contesti di tipo familiare.