Ho fregato la morte

"Ho fregato la morte". A pronunciare questa frase, accompagnandola con una irridente e sdrammatizzante smorfia di scherno, è una splendida bambina africana. E' lei il simbolo della speranza per il futuro: una speranza che il CIAI, Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, vuole donare ai bambini dei Paesi in via di sviluppo che sono stati contagiati dall'HIV. Infatti, grazie alla somministrazione dei farmaci antiretrovirali, oggi l'aspettativa di vita dei bambini che hanno contratto l'infezione è molto più elevata, e i rischi di contrarre la malattia sono diminuiti. Per questo, il CIAI lancia una campagna che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sul fatto che i bambini possono "fregare la morte". Per realizzare questo sogno, è indispensabile raccogliere fondi: solo in questo modo è possibile offrire ai tanti bambini contagiati le terapie più appropriate e l'assistenza psicologica necessaria. Per loro, per le loro madri, per le loro famiglie. "Nei centri in cui operiamo, dal Burkina Faso alla Cambogia, dall'Etiopia all'India,- racconta il presidente del CIAI Valeria Rossi Dragone, durante la conferenza stampa di presentazione della campagna - abbiamo già ottenuto notevoli risultati. Per questo abbiamo deciso di impegnarci con ancora maggiore energia in questo progetto. Tanti bambini aspettano il nostro aiuto. Quante più risorse riusciremo a raccogliere, tanti più bambini potranno vivere serenamente, diventare grandi e realizzare il sogno di "fregare la morte'". Ancora una volta, al fianco del CIAI troviamo l'agenzia Ogilvy&Mather, che ha realizzato l'intera comunicazione - spot tv, campagna stampa (in 2 soggetti) e radiocomunicato. Una squadra di professionisti di alto livello, che hanno scelto di dare il proprio contributo nella battaglia che l'associazione sta combattendo per dare a tanti bambini una prospettiva per il futuro. Per la ricerca degli spazi gratuiti, il CIAI potrà ancora una volta contare sulla preziosa collaborazione di Mediaedge:CIA.