L' ente no profit di Ricerca e Sviluppo "Drugs for Neglected Diseases Initiative" - DNDI -, fondato da Medici Senza Frontiere, e il laboratorio farmaceutico francese Sanofi-Aventis hanno lanciato Asaq, un farmaco contro la malaria che non è coperto da brevetto e quindi può essere copiato e riprodotto da chiunque senza puntare al profitto.
Il farmaco prende il nome dalla combinazione di Artesunate (AS) e Amodiaquine (AQ) ed il prezzo del suo utilizzo per un trattamento intero contro la malaria non dovrebbe superare 1 dollaro per un adulto e per un bambino ancora meno.
L'ASAQ è la prima battaglia vinta di una guerra iniziata nel 2001 in Sudafrica, quando una grande lobby farmaceutica cercò in tutti modi di contestare la Medical Act, una legge voluta da Nelson Mandela che permetteva alle industrie sudafricane di autoprodurre e importare i farmaci per curare l'Aids, senza doverli acquistare dalle multinazionali a costi esagerati.
Partendo da questo episodio e da altri simili avvenuti in giro per il mondo, Medici Senza Frontiere ha deciso di fondare nel 2003 il DNDI, che si occupa di quelle malattie che normalmente vengono snobbate dalla farmaceutica tradizionale, in quanto prive di ritorni economici.
La maggior parte di queste malattie infatti nasce e "muore" nei Paesi in Via di Sviluppo, dove i farmaci avrebbero costi troppo alti per le tasche dei malati e quindi rimarrebbero invenduti, non apportando nessun tipo di guadagno alle case farmaceutiche.
Il farmaco no profit contro la Malaria è il primo ingrediente necessario all'antidoto contro l'ingiustizia, l'unica malattia che non conosce discriminazione.