Un Filo Rosa e d'Argento attraversa l'Italia e non solo.
La maggioranza degli anziani nel mondo è costituita da donne (82 uomini ogni 100 donne). Su oltre 58 milioni di abitanti (dati Istat al 31 dicembre 2005), 30.224.823 sono donne contro i 28.526.888 uomini.
A partire dalla fascia d'età 46-55 le donne "sorpassano" gli uomini in modo esponenziale arrivando a rappresentare, nella fascia estrema 100 anni e più , una somma di sei volte superiore: ci sono 7500 donne centenarie contro i 1591 uomini che hanno tagliato il traguardo dei 100 anni. Inoltre la maggior parte delle donne anziane vive in solitudine, soprattutto nella fascia d'età 76 -85."
Le donne italiane dai capelli grigi sono una maggioranza forte - sottolinea Maria Guidotti presidente nazionale dell'Auser- e dobbiamo guardare a loro, alle loro esigenze, ai bisogni che esprimono, dobbiamo valorizzare i loro saperi e la loro esperienza. Dobbiamo valorizzare il contributo culturale e sociale che hanno dato e che continuano a dare al nostro Paese, il loro impegno nella famiglia, nel sociale, nel volontariato.
Facciamo in modo che questa festa non si riduca alla mimosa, ma diventi un impegno concreto perché i diritti delle cittadine e dei cittadini anziani, soprattutto di coloro che vivono in solitudine che non possono difendersi, siano tutelati e garantiti." Come sottolineano i dati raccolti dal servizio di telefonia sociale dell'Auser, il Filo d'Argento, la solitudine ha spesso un volto femminile, con un'utenza che per il 72% è rappresentato da donne anziane che vivono da sole, soprattutto nelle grandi città.
Ma la solitudine ha anche il volto delle tante donne che subiscono violenza domestica, fisica e psicologica. Accanto alle sedi di Filo d'Argento è nato il primo Auser Filo Rosa a Cardano al Campo (Varese) che ha costituito un centro di ascolto e di supporto per tutte quelle donne che si trovano in difficoltà per violenze e maltrattamenti in famiglia.
Donne che aiutano altre donne, donne anziane che aiutano donne giovani, per abbattere il muro della solitudine e trovare il coraggio di rompere schemi violenti e "ritessere la trama di una nuova vita" come sottolinea Maria Guidotti.