E' cominciato ufficialmente il primo marzo e durerà fino al marzo 2009.
24 mesi di ricerche anche sui popoli del ghiaccio. L'anno internazionale dei poli 2007-2008 è stato aperto ufficialmente ieri a Parigi con una cerimonia al Palais de la Decouverte sotto l'egida dell'organizzazione meteorologica mondiale (Omm) e del consiglio internazionale per la scienza (Icsu).
L'anno polare internazionale, che in realtà durerà fino al marzo del 2009, mobiliterà 220 progetti scienfifici e coinvolge più di 60 paesi: le ricerche riguardano la fisica, la biologia e altre realtà delle regioni polari. Si tratta del quarto anno dei poli; il precedente si era tenuto nel 1957-58. Il segretario generale dell'Omm, Michel Jarraud, aprendo i lavori ha ricordato che le ricerche cercheranno di approfondire le conoscenze anche sulle società che vivono nelle regioni polari e il loro adattamento al cambiamento climatico.
Dimensione sociale e scientifica a fronte dell'impatto dell'emergenza climatica saranno i grandi temi che guideranno il lavoro di migliaia di scienziati, ricercatori e tecnici, a poche settimane dalla pubblicazione di un rapporto del gruppo intergovernativo di esperti sull'evoluzione del clima (Giec) che mostra come le aree dei poli sono "estremamente vulnerabili" all'innalzamento delle temperature registrate sul pianeta.