L'Unicef condanna duramente l'ultima strage di bambini in Iraq, avvenuta ieri a Ramadi, diretta a colpire piccoli innocenti intenti a giocare. La strage è stata causata dall'esplosione di un'autobomba, che ha ucciso 18 bambini e adolescenti che stavano giocando una partita di calcio in un parco pubblico.
«Ancora una volta sono i bambini l'oggetto deliberato delle violenze insensate perpetrate dagli adulti» ha dichiarato il Presidente dell'Unicef Italia Antonio Sclavi. «Ma questa strage, per le sue modalità, appare ancor più riprovevole, poiché diretta deliberatamente a provocare più vittime possibili tra bambini innocenti intenti a giocare. Questa violenza indiscriminata contro i bambini deve avere immediatamente fine.»
«L'UNICEF ricorda che la tutela dei bambini nei conflitti armati è un obbligo imposto dal diritto internazionale umanitario e che le Convenzioni di Ginevra accordano loro una protezione speciale, specificando che debba essere sempre garantita ai bambini la dovuta assistenza, anche in situazioni di crisi» ha sottolineato Sclavi. «In nessun caso i bambini dovrebbero essere considerati danni collaterali delle guerre degli adulti e in nessun caso devono divenire oggetto deliberato della loro violenza.»