A pochi giorni dal 28 febbraio, giorno di scadenza dell'Accordo di Cessazione delle Ostilità in Uganda, la sicurezza delle bambine e dei bambini del Paese è a grave rischio. Sia il Governo dell'Uganda che l'LRA (Lord's Resistence Army) continuano a rifiutare ulteriori colloqui di pace.
Al contrario, è necessario che entrambe le parti dedichino ogni energia e sforzo per trovare una soluzione pacifica.Se il conflitto dovesse riprendere, i bambini saranno nuovamente le principali vittime, rischiando di essere uccisi, rapiti e mutilati.
Oltre l'80% delle truppe del Lord's Resistance Army è costituito da bambini, di cui 1.500 tuttora nelle mani dei gruppi combattenti, mentre si sono perse le tracce di altri 10.000 ex bambini soldato.Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la tutela e la promozione dei diritti dell'infanzia, fa appello alla comunità internazionale perché dica con maggiore chiarezza ed incisività al Governo dell'Uganda e all'LRA, che non avranno nessun supporto in caso di ripresa delle ostilità da una o entrambe le parti.
Se non si cercherà di prorogare l'accordo di cessazione delle ostilità dopo il 28 febbraio, più di un milione di bambini del Nord dell'Uganda si ritroveranno a vivere nuovamente nel terrore e nella violenza di un conflitto. Grazie al precedente accordo, firmato nell'agosto scorso, nel Paese sono stati fatti importanti progressi nel riportare i bambini a scuola e ricondurre a casa le famiglie sfollate, con l'aiuto di Ong come Save the Children. Tutto questo sarà vanificato se la guerra riprenderà. "Il tempo è agli sgoccioli in Uganda" ha dichiarato Carlotta Sami, Direttore dei Programmi di Save the Children Italia.
" La situazione è disperata e la comunità internazionale deve agire subito per impedire che più di 1 milione di bambini e le loro famiglie si ritrovino ancora a fare i conti con l'insicurezza e violenza della guerra. A nessuno può interessare una ripresa del conflitto che avrebbe effetti catastrofici sul benessere fisico e psichico dei bambini.
I governi internazionali hanno il dovere di adoperarsi affinché entrambe le parti riprendano i colloqui di pace. I bambini non possono aspettare".
Save the Children chiede che:·entrambe le parti riprendano i colloqui di pace e si impegnino per una pacifica soluzione del conflitto;
· il governo dell'Uganda e l'LRA si accordino per una proroga dell' Accordo di Cessazione delle Ostilità;
· la comunità internazionale dica con chiarezza che non sarà dato alcun supporto al governo ugandese o all'LRA se una o entrambe le parti riprenderanno la guerra;
· entrambe le parti cessino immediatamente ogni attività militare, come stipulato nell'Accordo di Cessazione delle ostilità, per non compromettere i colloqui di pace e il ristabilimento di un clima di maggiore fiducia fra le parti e nelle comunità coinvolte;
· l'LRA riunisca e rilasci immediatamente donne e bambini.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia Onlus
Giusy De Loiro
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