Si ferma l'iter per la costruzione di un progetto faraonico in un'area prioritaria per la biodiversità del Mediterraneo: esulta il WWF che chiede di approvare subito una legge "Salvacoste". La decisione della Giunta Regionale calabrese di dire No al progetto noto come "Europaradiso", che avrebbe dovuto sorgere sulla costa crotonese, annunciata oggi su un quotidiano regionale, ha fatto esultare gli ambientalisti del WWF e tutti quelli che in Calabria avevano sin dal principio manifestato la loro forte avversione al progetto dell'imprenditore israeliano David Appel.
Un progetto devastante per la costa calabrese, in un'area prioritaria per la biodiversità del Mediterraneo secondo la strategia di conservazione ecoregionale sottoscritta da 31 partner tra cui il Ministero dell'Ambiente, il Corpo Forestale dello Stato, la Regione Sardegna. Si tratta di migliaia di camere d'albergo, strade, campi di calcio e quant'altro che avrebbero occupato circa 1.300 ettari di territorio, protetto da un provvedimento della stessa Giunta guidata da Loiero con il quale, nel giugno del 2005 tutta l'area , che comprende la foce del Fiume Neto, veniva dichiarata Zona di Protezione Speciale (ZPS) in base alla Direttiva "Uccelli", proprio per l'alta valenza naturalistica ed ornitologica del Fiume Neto e del Marchesato.
La scelta della Giunta, che sarà ufficializzata nella riunione del prossimo 5 marzo, risponde alle aspettative di tutto il mondo ambientalista calabrese e del WWF che con le sue diffide e i suoi interventi a vari livelli aveva documentato il danno che la gigantesca opera avrebbe arrecato al residuo patrimonio costiero della regione, nonché il rischio di incorrere in procedimenti d'infrazione a livello europeo tali da compromettere l'erogazione di fondi comunitari e pesantissime sanzioni pecuniarie.
In particolare con la lettera inviata lo scorso 2 agosto al Ministro per l'Ambiente Pecoraro Scanio e allo stesso Presidente Loiero, il WWF, insieme ad altre Associazioni, paventava i danni che sarebbero derivati all'erario pubblico in caso di annullamento della ZPS, chiedendo il rispetto delle normative e il rigetto del progetto Europaradiso, una richiesta appoggiata da migliaia di cittadini che hanno aderito alla petizione on-line lanciata dal WWF Italia.
Il WWF prende dunque atto con soddisfazione della decisione adottata dalla Giunta, che sgombra finalmente il campo dalle incertezze e dai tentennamenti che in certe occasioni avevano caratterizzato il lungo e difficile dibattito su Europaradiso, ribadendo in tal modo il prevalere di un nuovo modo di intendere lo sviluppo del territorio che sia finalmente e definitivamente sganciato da vecchie logiche di rapina che hanno determinato lo scempio del paesaggio calabrese e il mantenimento di livelli occupazionali tra i più bassi d'Europa.
Per consentire alla regione Calabria di avviare uno sviluppo equilibrato il WWF chiede alla Giunta un provvedimento di salvaguardia delle coste che blocchi sul nascere ulteriori e devastanti progetti di cementificazione dei litorali, a partire dai "Piani paesaggistici", previsti dal Codice sui beni culturali e paesaggistici, mai approvati da anni dalla Regione Calabria.In attesa dell'iter per l'approvazione dei piani il WWF ritiene assolutamente necessaria ed urgente una "legge salvacoste", che sospenda tutti i progetti in itinere sulle coste calabresi, così come è già stato fatto con successo nel 2004 dalla regione Sardegna con una legge regionale passata anche positivamente al vaglio della Corte Costituzionale.
Un iter che porti a una politica di gestione e conservazione dell'ambiente secondo criteri scientifici, diventando auspicabilmente il trentaduesimo partner nella strategia di conservazione del Mediterraneo.