È raddoppiata l'area di Londra in cui viene applicato il congestion charge, il pedaggio per circolare nel centro cittadino. Dal 19 febbraio alle 7 gli automobilisti devono pagare i 12 euro che già sborsavano per accedere alla City e al West End della capitale anche per circolare nei quartieri più a ovest, da Westminster fino a Kensington, Chelsea e Notting Hill. Ma mentre il sindaco Ken Livingstone parla di un enorme passo avanti nella lotta all'alto numero di automobili che affollano le strade e inquinano l'aria, centinaia di residenti e commercianti hanno manifestato contro l'imposizione del pedaggio.
Si applica dal lunedì al venerdì tra le 7 e le 18 su tutti i veicoli che transitano nell'area contrassegnata (estensione totale, da ieri, 38,3 chilometri quadrati), eccetto quelli che appartengono ai residenti della zona, per i quali si applica uno sconto del 90%. Esenti anche i taxi, le auto ecologiche, i veicoli pubblici e di servizio. Il primo congestion charge fu introdotto nel febbraio 2003 e nel primo anno era servito a ridurre il traffico del 30%. Secondo dati ancora provvisori, nel 2006 la riduzione è stata tuttavia solo dell'8%. Ma il sindaco si aspetta una nuova riduzione del traffico del 10-15%.
«Questa zona era una delle più trafficate di tutto il Regno Unito. Dalle prime indicazioni pare che, grazie al nuovo schema, il traffico sia diminuito», ha detto Livingstone sottolineando come Londra sia la prima città del mondo a mettere in atto «il primo significativo passaggio da automobile privata a trasporto pubblico». Ma secondo Gordon Taylor, presidente dell'associazione dei residenti dell'ovest di Londra, il pedaggio non sarebbe necessario, in quanto solo una piccola parte dei quartieri colpiti avrebbe problemi di traffico intenso. «Solo il 5% circa delle strade era trafficato», ha detto Taylor, aggiungendo che secondo lui le auto dovrebbero pagare non un fisso di 12 euro, bensì un pedaggio determinato dalla distanza che percorrono su particolari strade.