"Riteniamo che gli aumenti previsti per il prossimo ottobre, rappresentino un tentativo di risolvere i problemi di Trenitalia a spese dei viaggiatori. Ci sono automatismi che vanno combattuti: in questo caso quello di cercare di risolvere i problemi colpendo le parti più deboli. Respingiamo quindi le dichiarazioni del viceministro dell'Economia e Finanze Vincenzo Visco che scaricano sui cittadini gli errori e le scelte politiche del management". Questo il commento del Movimento Consumatori (MC) e del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) alle indiscrezioni circa l'aumento del 10% del costo dei biglietti ferroviari a partire dal prossimo ottobre.
"Il binomio crisi-aumento dei prezzi - spiegano le due associazioni - porta sempre a risultati fallimentari. Crediamo, quindi, che per non inasprire ulteriormente la polemica sia necessario pensare a misure che vadano a risolvere alla radice, una crisi che non può ripercuotersi, come al solito, sui viaggiatori".
"Il rincaro del prezzo di un servizio - concludono MC e MDC - dovrebbe andare, in genere, di pari passo con un miglioramento sostanziale del servizio stesso. E non sempre sarebbe giustificato. Per quanto riguarda, quindi, il caso Trenitalia ci troviamo di fronte ad un vero e proprio paradosso: aumento del costo dei biglietti e qualità del servizio ferroviario sempre meno soddisfacente per i consumatori".