Si riaprono i termini per accedere al Fondo di solidarietà (articolo n°14 legge 108/1996), di cui possono usufruire le vittime di usura. Il decreto, promosso dalla Camera e ora all'esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato. E' importante sottolineare l'inserimento di un emendamento che da la possibilità a quanti sono rimasti invischiati nella rete degli strozzini e ne sono usciti denunciandoli, di presentare la domanda di accesso a mutui decennali a tasso zero.
La novità sta nel fatto che anche i soggetti che hanno presentato denuncia più di tre mesi fa hanno la possibilità di presentare domanda.In passato, infatti, molte istanze sono state bocciate, perché inoltrate fuori dei termini nonostante sussistessero le condizioni per l'accoglimento. E questo perché spesso le vittime degli usurai non conoscono la normativa che permette per l'appunto accesso al Fondo di Solidarietà.
Il Fondo, alimentato con risorse dello Stato ma soprattutto attraverso il prelievo operato sui premi assicurativi, può oggi contare su 177 milioni, dopo che lo scorso autunno 70 sono stati destinati dal Ministero dell'Interno al Fondo di Prevenzione del fenomeno dell'usura, gestito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.In questo modo il Fondo di Prevenzione Usura riprende a funzionare, dopo anni di totale assenza di risorse.Avrebbe dovuto mettercele lo Stato, che però, date le ristrettezze di bilancio, ha lasciato il Fondo all'asciutto.
Intanto in Commissione Giustizia del Senato si sta discutendo la possibilità di "revisionare" la Legge sull'Usura (108/1996), legge che a dieci anni dall'emanazione ha dimostrato la Sua efficacia nella lotta all'usura e al sovraindebitamento, ma che altresì presenta alcune lacune e fisiologiche imperfezioni. Il Governo ha dato la sua disponibilità, anche se lo strumento per modificare la legge è ancora da decidere.
Tra le proposte di modifica della Legge spicca la possibilità da parte dei cittadini che hanno denunciato l'usura e che non esercitano un'attività imprenditoriale di presentare domanda di accesso al Fondo di Solidarietà. Oggi l'acceso al Fondo è consentito solo a imprenditori, commercianti e artigiani.