"Apprezziamo il lavoro difficile ma necessario che la CAI sta svolgendo. Rappresenta un importante, primo segnale di cambiamento per le adozioni internazionali in Italia - dice Cinzia Bernicchi, portavoce di "Oltre l'adozione" - La Commissione deve esercitare un controllo maggiore non solo riguardo al numero di mandati che può essere preso in carico da ciascun ente, ma anche al rispetto dei criteri stabiliti con le tabelle dei costi per l'Italia e l'estero". Il coordinamento "Oltre l'adozione" dimostra il suo sostegno all'operato della Commissione per le adozioni internazionali (CAI) nel suo ruolo di controllo e vigilanza sugli enti autorizzati, in un periodo in cui sono state sospese alcune associazioni che non rispettavano i requisiti richiesti per operare. "Oltre l'adozione", che fin dalla sua costituzione aveva posto nella vigilanza e nelle eventuali sanzioni uno dei presupposti fondamentali per garantire le coppie in tutto l'iter adottivo, invita tutti gli enti a collaborare in questa opera di controllo. "Non dimentichiamoci che il fine ultimo di questo delicato lavoro è dare la possibilità a sempre più bambini abbandonati di avere una famiglia - aggiunge Bernicchi - Comprendiamo la preoccupazione delle famiglie che oggi sono rimaste senza un ente e con le procedure adottive in una fase di stallo, ma è anche nel loro interesse che si opera in tal senso, al fine di dare un nuovo corso alle adozioni internazionali fondato sulla trasparenza".

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