Proseguono in tutta la Guinea i disordini, le violenze e le manifestazioni di protesta iniziate pochi minuti dopo la tanto attesa nomina del nuovo primo ministro.
In queste ultime ore la situazione sta velocemente degenerando.La scelta del presidente Lansana Conté, caduta su un suo strettissimo collaboratore Eugene Camara, ha acceso la protesta popolare che si aspettava la nomina di un primo ministro di consenso.
Questa nomina a Primo Ministro non è stata il risultato di alcuna consultazione fra partiti politici, istituzioni e sindacati , ma è stata una decisione unilaterale del presidente.La promessa della nomina del premier, gradito all'opposizione, era stata un elemento decisivo nel fermare lo sciopero generale e le manifestazioni di protesta che avevano bloccato la Guinea per 18 giorni, dal 10 al 27 gennaio.Il 27 gennaio lo sciopero era stato sospeso dopo un accordo con la Presidenza.
Il punto principale prevedeva la nomina di un nuovo Primo Ministro con ampi poteri, che deve essere un "uomo nuovo e integro", secondo le intenzioni dei sindacati e dell'opposizione. Manifestazioni e scontri sono stati segnalati in varie zone della capitale Conakry, completamente bloccata da numerosi cortei in corso in diversi angoli della città. A Pita manifestanti in collera avrebbero dato alle fiamme l'ufficio del prefetto cittadino è stato confermato che a Kankan la folla ha linciato almeno un militare oltre ad aver preso d'assalto alcuni edifici governativi. Scene di rabbia popolare sono segnalate anche in altre località dell'interno del paese come Kouroussa, Boké, Pita, Nzerekore e Kankan.
Migliaia di persone sono ormai da ore per le strade di Conakry, dove negli scontri con i militari e con la polizia sarebbero già morte almeno 16 persone.
Oggi migliaia dei dimostranti affollavano le città principali: Kankan, Kindia, Gueckedou, Labe.Le città sono anche preda di criminali armati che attaccano proprietà dei cittadini, negozi, case.I manifestanti bloccano le città e ostruiscono le strade con barricate. Il paese è tagliato fuori e parecchie emittenti non trasmettono più notizie.
Da oggi , il governo ha annullato tutti i voli internazionali (Air France, SN Bruxelles ecc.) e l'aeroporto è chiuso. La radio francese ha inoltre sospeso le trasmissioni. L'unico strumento per comunicare resta Internet insieme al telefono.Tutti i servizi SOS in Guinea sono sicuri e lo staff è preparato con scorte e rifonimenti dalla fine della scorsa settimana. Le mamme SOS e i bambini stanno bene. Tutte le misure necessarie in caso emergenza sono state già approntate da venerdì.