Milano, 21 dicembre 2004 - Guardi a Milano, e pensi alla solidarietà in giro per il mondo. Con 1 Ong (organizzazione non governativa) italiana ogni 6 e con oltre 400 progetti, la Milano che aiuta si fa sentire. L'africa il principale scenario di azione (con il 45% del totale dei progetti in corso), mentre le aree di intervento privilegiate sono i progetti socio-sanitari (+32%), l'educazione, l'agricoltura e i diritti del lavoro. Crescono anche le missioni cattoliche: il numero dei sacerdoti impegnati nei Pvs in 20 anni aumentano del 200%. Ma non solo volontariato. Milano "fa bene" al mondo anche grazie alle rimesse degli immigrati presenti nella sua provincia (+81% dal 2001 al 2003, per un tot. Di 200 milioni di euro; seconda provincia in Italia) e grazie al commercio equo e solidale che piace sempre più ai milanesi: +63% di fatturato in due anni. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca: "Primo rapporto sulla globalizzazione dell'area milanese" della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore. E a Milano uno studente su tre, secondo un sondaggio organizzato dalla Camera di commercio di Milano - Nexus in ottobre, su un campione di 161 studenti, è pronto a partire come volontario in un Paese in via di sviluppo (33%) anche se c'è un 40,5% che non lo farebbe. Se poi l'area è a rischio come l'Iraq c'è un 14% ancora propenso contro un 74% che tiene le distanze. "Presentare una società civile viva e solidale - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - è uno di quei beni immateriali che risultano spesso trascurati da quelle classifiche che guardano soltanto ai freddi dati economici. Invece è proprio da qua che si esprime la vera identità di una comunità. Milano da questo punto di vista è fortunata. I dati non fanno che confermare quello che d'altra parte si sapeva già: una città che pensa a crescere e a svilupparsi, ma che al tempo stesso fa dell'aiuto agli altri una sua profonda ragione d'essere. E non solo a Natale, ma tutto l'anno". Le Ong a Milano. Con 25 Ong (+13,6% tra il 2000 e il 2002), Milano rappresenta il 16% del totale italiano (pari a 154 Ong). A queste Ong riconosciute dal Ministero Affari Esteri del Governo, bisogna poi aggiungere altre 16 Ong (tra cui 11 associazioni che si occupano di organizzare campi di lavoro nei Pvs). La fonte principale di finanziamento del mondo del volontariato a Milano continua a rimanere quella pubblica (282 milioni di euro; 58% del tot. Rispetto al 66% del 2000), ma aumentano sia i finanziamenti privati (da 94 a 106 milioni di euro; +13%) che quelli provenienti da altre organizzazioni, istituti e programmi (da 64 a 96; +50%). Tutti I Dati Della Ricerca Dove agiscono le Ong. Sono 449 i progetti sostenuti dalle Ong milanesi (ultimo dato disponibile: 2002). La principale area di intervento è quella socio-sanitaria con 104 progetti (+32% dal 2000 al 2002); seguono i progetti legati all'animazione e all'educazione di base (74 progetti; +61%: promuovono lo sviluppo comunitario e associativo); alla formazione e alla educazione formale (61 progetti; +27%); agricoltura (54 progetti; +14%); utilizzo risorse del territorio (41; +20%); diritto e organizzazione del lavoro (40; +43%). Scendono invece i progetti legati all'area dei diritti umani (19 progetti; -10%) e alla promozione della donna (12 progetti; -33%). E' soprattutto l'Africa il principale scenario dove agiscono le Ong milanesi (202 programmi attivi pari al 45% del totale: +4%); segue l'America (110 programmi; 24% del tot.; -4%); l'Asia (74 progetti; 16% sul tot.; +2%); l'Europa (62 progetti; 14%; -2%); Oceania (1 progetto). Le missioni della Diocesi di Milano. Nel giro di 20 anni (1983-2003), il numero dei paesi raggiunti dalla Diocesi di Milano è passato da 5 a 12; il numero dei sacerdoti è cresciuto del 200% (da 11 a 32), a cui si sommano 2 diaconi e 11 laici. La principale area di azione è l'Africa (con 17 sacerdoti); seguita dall'America (12 sacerdoti). Adozioni internazionali. Sono 10 gli enti autorizzati ad occuparsi delle pratiche per le adozioni internazionali nella provincia di Milano. Prevale la collaborazione con l'Est Europa (9 enti su 10); seguita dal centro e sud America (8 enti); dall'Asia (4 enti) e dall'Africa (4 enti). Il commercio equo e solidale a Milano. Sono 13 i punti vendita nella sola città di Milano impegnati nella distribuzione di prodotti del commercio equo e solidale (dato: 2002), che hanno visto aumentare il loro giro di affari del 63% in due anni (dal 2000 al 2002): da 2,3 a 3,9 milioni di euro. Se invece consideriamo la grande distribuzione, i punti vendita che presentano i prodotti del commercio equo e solidale sono passati da 48 a 73 in un anno (dal 2001 al 2002: +52%). Dove si incontrano gli stranieri a Milano. Sono 74 i centri culturali, le associazioni e i centri di culto per i cittadini di origine straniera a Milano: 15 centri di culto (20% del tot.); 44 centri culturali (60%) e 15 altre associazioni (20%). I luoghi di incontro per i cittadini d'origine africana sono 20: prevalgono i centri di culto (10 in tot.), mentre i centri culturali sono 3 e le altre associazioni sono 7. Se consideriamo i cittadini di origine asiatica, prevalgono i centri culturali (23 su un tot. Di 27); ci sono poi 2 centri di culto e 2 associazioni. La comunità sudamericana conta un ampio numero di centri culturali (18) e 6 associazioni che si occupano di varie attività (dalla promozione di viaggi a studio). Le rimesse degli immigrati. Ammontano a circa 200 milioni di euro le rimesse dei cittadini extracomunitari (provenienti dell'Est Europa e dai Pvs) residenti a Milano e Provincia, pari al 26% del tot. Delle rimesse dall'Italia. Milano è seconda subito dopo Roma, e registra una crescita rispetto al 2001 di ben l'81%. Ogni cittadino extracomunitario presente a Milano invia quasi 700 euro al suo paese (dato calcolato a partire dalla stima sul numero totale di cittadini extracomunitari presenti nella provincia di Milano; fonte: Ismu). marketpress.info, 21 dicembre 2004

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