Soleterre chiede il voto congiunto sulla mozione di Chernobyl e si propone come parte sociale attiva per un Programma bilaterale di cooperazione socio-sanitaria tra Italia e Ucraina nel campo della oncologia pediatrica. In Ucraina oggi la cooperazione italiana ha esigue possibilità di intervento.
Lo stato ucraino non è inserito nell'elenco dei Paesi beneficiari dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo italiano e pertanto non beneficia dei fondi pubblici della legge 49/87. Anche il fondo garantito dalla legge 212/92, che sancisce la collaborazione con i Paesi dell'Europa centrale ed orientale, risulta non rifinanziato da almeno due anni.
La sanità pubblica ucraina nel campo dell'oncologia pediatrica è contraddistinta dalla scarsità: - di strutture diagnostiche e terapeutiche adeguate, - di formazione e aggiornamento professionale del personale sanitario, - di servizi essenziali di supporto, - di tutela giuridica per i bambini e le famiglie colpite dal cancro. Il 31 gennaio 2007, su iniziativa del Senatore della Margherita Francesco Ferrante, 16 senatori italiani hanno sottoscritto una mozione per invitare il Governo italiano a rivedere i progetti di accoglienza e puntare sul risanamento di luoghi e persone di Chernobyl.
Il testo della mozione sottolinea i danni devastanti causati dall'esplosione del reattore nucleare di Chernobyl dal punto di vista ambientale, sanitario e sociale. Soleterre ha inviato una lettera aperta ai Senatori della Repubblica italiana chiedendo di votare congiuntamente la mozione. Soleterre si propone come parte sociale attiva per la definizione di un Programma bilaterale di cooperazione socio-sanitaria tra Italia e Ucraina nel campo della oncologia pediatrica.
In Ucraina Soleterre ha già avviato, con il sostegno dell'Unione Europea, un network internazionale sull'oncologia pediatrica destinato al supporto dei minori affetti dalle diverse forme tumorali e al sostegno psicologico e legale delle loro famiglie.
«Chiediamo al Senato di inserire al più presto in calendario il voto della mozione e di approvarla all'unanimità; il voto congiunto - dichiara Damiano Rizzi, Presidente Soleterre - rappresenterebbe la volontà delle Istituzioni di farsi controparte della solidarietà di tante famiglie italiane, accoglienti più di ogni altro paese europeo.»
«Ai Senatori - prosegue Rizzi - abbiamo offerto l'esperienza maturata sul campo dal 2003 e sottolineato la nostra disponibilità a condividere un impegno per tutelare i diritti dei minori di Chernobyl e delle loro famiglie: già dalla prossima settimana dovremmo incontrare il Senatore Ferrante firmatario della mozione.»