Siamo sicuri che il governo ungherese prima, e quello britannico ora, abbiano preso tutte le misure sanitarie per sopprimere dal loro territorio il virus dell'influenza aviaria ed evitare che animali infetti entrino nella catena alimentare'. Al momento comunque 'si tratta solo di una malattia animale, non bisogna parlare di pandemia'. Lo ha detto con forza il commissario europeo alla sanita' Markos Kyprianou, interrogato dai cronisti oggi a Bruxelles, ed ha aggiunto: 'Non si possono tuttavia escludere altri casi di influenza aviaria, ed e' per questo che bisogna essere pronti a reagire rapidamente'.

Pur tenendo la guardia alta, il commissario europeo si sente 'ottimista' sulla situazione, sia perche' - dice - 'l'Ue dispone di una forte legislazione' in materia, sia perche' l'Europa ha dato prova di saper affrontare situazioni d'urgenza come e' gia' avvenuto negli ultimi due anni. Gia' domani, ha proseguito Kyprianou, si riunira' il comitato europeo che raggruppa i capi veterinari dell'Ue per esaminare la situazione sanitaria e conoscere le ultime informazioni sul focolaio nel Regno Unito. Sul fronte commerciale, di fronte alla presenza di un focolaio, il commissario ritiene 'che bisogna applicare il principio di regionalizzazione', ossia limitare il commercio in una zona circoscritta intorno all'area colpita. Nel caso del focolaio britannico, secondo quanto appreso dall'Ansa, la Commissione europea fissera' oggi delle misure specifiche che prevedono la creazione di zone di controllo e di sorveglianza per un massimo di 10 km intorno al focolaio, a cui si aggiungera' un'area di altri 30-40 km in cui verra' limitato il commercio.

Domani la riunione dei capi veterinari europei permettera' di avere un quadro piu' chiaro di cosa intendono fare gli altri partner. Le autorita' olandesi hanno gia' annunciato la loro intenzione di tenere al chiuso tutto il loro pollame. Altri paesi del Nord Europa intendono muoversi in questa direzione.Nel 2006, il virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicita' (l'H5N1) era stato identificato in allevamenti di pollame in cinque stati membri: ossia Francia, Svezia, Germania, Danimarca e Ungheria. In altri nove invece il virus era stato scoperto su animali selvatici migratori, in Italia, Grecia, Ungheria, Austria, Slovacchia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca e Spagna.

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