Occhi lucidi di ricorda un bel momento passato e luccicanti di chi spera di riviverlo presto: era questo lo stato d'animo che aleggiava tra i numerosi volontari, provenienti da tutta la provincia, che Venerdì sera, 3 Febbraio, hanno partecipato alla presentazione ufficiale del libro fotografico "Dal disastro di Cernobyl al Volontariato", edito dal Centro Servizi per il Volontariato "Società Solidale" di Cuneo.
Il Centro Polifunzionale "Giovanni Arpino" a Bra, dove si è svolta la cerimonia, era gremito dalle tante famiglie che, dagli anni immediatamente successivi alla tragedia ad oggi, hanno accolto in Italia i bambini bielorussi, per restituire loro un po' dell'aria pulita che lo scoppio della centrale nucleare gli ha negato, ancora per tanti anni.
La pubblicazione è stata ideata lo scorso anno, in occasione del ventennale del disastro, con il duplice scopo di non dimenticare una tragedia che ancora oggi ha gravi conseguenze e dare voce e merito alle tante associazioni di volontariato nate per far fronte all'emergenza del "dopo Cernobyl".
Il volume è stato presentato dall'editore, il Csv di Cuneo, e dalle associazioni della Granda, che, con foto e testimonianze, hanno partecipato alla ricostruzione di ciò che è stato e di ciò che ne è nato.
Presente anche l'Assessore regionale Bruna Sibille, non solo perché "giocava in casa", com'è stato ricordato dal moderatore, ma anche perché ha vissuto in prima persona questo tipo di volontariato.
Il Centro Servizi per il volontariato ha voluto, durante la serata, dare spazio ai veri protagonisti dell'iniziativa: le associazioni, che compiono, ogni anno, un piccolo miracolo, perché, com'è riportato nell'introduzione, ci si è accorti che "i bambini, quando arrivavano in Italia, erano pieni di paura, avevano occhi di ghiaccio, mentre nel corso della loro permanenza nella nostra terra, tra la nostra gente cuneese, orgogliosa e generosa, è uscito nei loro volti il sorriso, ...e i loro cuori venivano riscaldati non dal calore del sole ma dall'amore".
Alla luce di ciò, nel corso della presentazione, è stata premiata dal "Comitato braidese Amici di Cernobyl" una coppia che dal 1994 accoglie nella propria casa i bimbi bielorussi.
La serata si è conclusa con la proiezione delle fotografie più significative che compongono i 140 scatti del volume fotografico.