Alla conferenza partecipano rappresentanti di paesi in cui i bambini sono coinvolti nei conflitti armati e di paesi donatori. Verranno discussi una serie di impegni e di principi per porre fine al reclutamento dei bambini e per smobilitare e reintegrare i minori che sono stati coinvolti nei gruppi armati. «Circa 250 mila sono i bambini coinvolti nei conflitti armati in tutto il mondo» ha detto il Direttore esecutivo dell'UNICEF Ann Veneman. «Sono usati come combattenti, messaggeri, spie, facchini, cuochi e le bambine in particolare sono costrette a subire abusi sessuali, deprivandole dei loro diritti e della loro infanzia.» Nonostante le risoluzioni delle Nazioni Unite e gli standard legali internazionali definiti nell'ultimo decennio su questo tema, rimangono molte lacune. La Conferenza "Liberiamo i bambini dalla guerra" aiuterà a identificare le opportunità per meglio aiutare i bambini coinvolti nei conflitti armati. «Abbiamo un impegno condiviso per aiutare i bambini intrappolati nelle guerre degli adulti e per proteggere, liberare e reintegrare i bambini soldato» ha aggiunto Ann Veneman. «Abbiamo fatto progressi nel riportare i bambini dai campi di battaglia alle loro comunità e alle loro classi, ma resta ancora molto da fare.» Secondo i dati resi noti in occasione della Conferenza, dal 1998 sono stati smobilitati e reintegrati: * 3.015 minori in Burundi * 1.194 in Costa d'Avorio * 27.346 nella Repubblica Democratica del Congo * 360 in Somalia * 16.400 in Sudan * 2.916 in Colombia * 5.900 in Sri Lanka * 20.000 in Uganda * 11.780 in Liberia * 3.200 in Angola * 4.000 in Afghanistan * e 8.334 in Sierra Leone.

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