Il Signore ci ha donato Don Bosco come padre e maestro. Lo studiamo e lo imitiamo, ammirando in lui uno splendido accordo di natura e di grazia. Profondamente uomo, ricco delle virtù della sua gente, egli era aperto alle realtà terrestri; profondamente uomo di Dio, ricolmo dei doni dello Spirito Santo, viveva "come se vedesse l'invisibile".
Questi due aspetti si sono fusi in un progetto di vita fortemente unitario: il servizio ai giovani. Lo realizzò con fermezza e costanza, fra ostacoli e fatiche, con la sensibilità di un cuore generoso. I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice oggi sono in 130 nazioni al servizio dei giovani, dei poveri e dei sofferenti, con scuole di ogni ordine e grado, istituti tecnici e professionali, ospedali, dispensari, oratori e parrocchie.
Fu, oltre che un uomo dalla carità operosissima, un mistico tra i più grandi. Un'umanità tra le più ricche per bontà, per intelligenza e per equilibrio, alla quale si aggiunge il pregio di una conoscenza eccezionale dell'animo, maturata nel continuo contatto con i giovani e con persone di ogni età e condizione.
"Miei cari, io vi amo con tutto il cuore, e basta che siate giovani perché io vi ami assai".
Amava in modo che ognuno pensava di essere prediletto.Stremato di forze per l'incessante lavoro, si ammalò gravemente.Spirava il 31 gennaio 1888, nella sua povera cameretta di Valdocco, all'età di 72 anni.Il 1 Aprile 1934, Pio XI, che ebbe la fortuna di conoscerlo personalmente, lo proclamò Santo. L'ammirazione va oltre il nostro ambiente.Commenti, necessariamente generali, sulla genialità e l'originalità di Don Bosco li ascoltiamo da autorità civili e da gente comune.
Molte attese si pongono sulla applicazione del metodo educativo noto sotto il nome di Sistema Preventivo e sulla creazione di iniziative educative come quelle a cui egli ha dato origine.Precursore dei Diritti Umani del minore ci addita ancora oggi la strada per un Mondo Possibile.