Arriva anche in Kenya il "giornale di strada", strumento di comunicazione e informazione che nasce da quelli che furono i giornali popolari degli anni '70 e che è caratterizzato da un sistema distributivo ad alto valore sociale e solidale: i venditori sono infatti persone disagiate che acquistano il giornale ad un prezzo molto inferiore a quello di copertina e che poi rivendono nelle strade.
Quello che parlerà della vita degli slum di Nairobi, sulle questioni locali e sui problemi delle baraccopoli si chiamerà "The big issue Kenya", avrà periodicità mensile e sarà venduto da giovani di strada e disoccupati provenienti proprio da quei quartieri martoriati dalla povertà e dal degrado.
L'idea è del missionario comboniano padre Kizito, la direzione sarà di un grande giornalista come Ochieng, mentre i finanziamenti provengono dalla fondazione benefica Lloyds TSB Foundation e dal governo scozzese. Gli obiettivi del magazine saranno di cambiare la percezione di status sociale e la negativa percezione pubblica e di contribuire a prendere molti giovani economicamente attivi.