Le associazioni agricole sarde promuovono una serie di manifestazioni di protesta
La rincorsa a scendere in piazza per protestare per il mancato accordo sul prezzo del latte ovino è partita. Dopo il prolungarsi dello stallo sulla trattativa per il prezzo del latte le associazioni agricole danno il via a una forte mobilitazione proprio sotto Natale. Dopo la Cia, che ha annunciato una serie di manifestazioni a partire da martedì, e la Confagricoltura, che ha dichiarato di voler abbandonare il tavolo della trattativa, arriva l'annuncio di mobilitazione anche da parte della Coldiretti. L'associazione agricola, infatti, da lunedì minaccia di dare vita a decine manifestazioni di piazza nell'isola per protestare contro il mancato accordo con gli industriali caseari sul prezzo del latte ovino. Una lettera con l'annuncio della mobilitazione è stata inviata alla Regione, sia al presidente Renato Soru che all'assessore all'Agricoltura Salvatoricca Addis, al ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, a quello delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, a tutti i consiglieri regionali, ai quattro prefetti e ai comandanti dei vigili urbani dei quattro capoluoghi di provincia e di Olbia. «Prezzo del latte non determinato, oltre 40 milioni di litri non raccolti, la crisi del comparto, l'esasperazione del mondo agropastorale sardo ha rotto gli argini», si legge nella lettera inviata dall'associazione agricola. «È un problema di ordine sociale, calamità naturale, ambientale (40 milioni di litri che inquineranno l'ambiente sardo). È un problema di ordine pubblico», ribadiscono i responsabili regionali della Cia. La vertenza sul prezzo del latte va avanti da alcuni mesi senza tuttavia trovare una definizione. Le proposte fatte dal presidente della giunta regionale Renato Soru, con la promessa di stanziare fondi per promuovere i prodotti lattiero caseari e per avviare una riorganizzazione del settore, non è evidentemente piaciuta agli industriali che chiedono una quantificazione più precisa del piano. Inoltre, i trasformatori insistono sulla presenza di ingenti scorte nei magazzini delle loro industrie e minacciano di non ritirare il latte se non viene fissato un prezzo più basso rispetto alle richieste avanzate dagli allevatori. La soluzione della vertenza, dunque, appare ancora lontana.
L'Unione Sarda (Nazionale), 18 dicembre 2004