L'adozione europea è stata al centro del recente incontro avvenuto a Bucarest tra una delegazione di Amici dei Bambini e il presidente del Consiglio Romano Prodi all'Ambasciata italiana della capitale rumena. Accogliere minori abbandonati in famiglie che vivono nei paesi dell'Unione rappresenta infatti una delle nuove frontiere delle adozioni internazionali. La proposta, già presentata dall'associazione al Parlamento Europeo lo scorso novembre, rappresenta un nuovo livello di intervento a favore dell'infanzia abbandonata che vive in istituto.
Al premier Prodi è stato illustrato il fatto che anche in Europa esiste un grave paradosso: da un lato sono migliaia i bambini ?fuori dalla famiglia'; migliaia i minori stranieri non accompagnati che hanno lasciato il loro paese e vivono soli; migliaia i bambini in istituto adottabili che però ogni anno non sono di fatto accolti in famiglia e crescono così in un limbo fino all'uscita dall'istituto alla maggiore età. Dall'altro sono sempre di più le famiglie disponibili e aperte all'accoglienza, anche nei confronti di bambini che vivono in istituti di Stati notoriamente sviluppati e industrializzati ma che in realtà nascondono la realtà dell'abbandono. Il bambino abbandonato deve essere ?patrimonio' dei paesi dell'Unione, secondo Amici dei Bambini, "primo cittadino europeo".
Il progetto di adozione europea, che richiede evidentemente politiche omogenee e uniformi in Europa di tutela dell'infanzia, prevede anche la realizzazione di una Banca dati europea che contenga i dati dei minori adottabili e delle coppie con decreto di idoneità pronte per accoglierli.
Il tema dell'adozione europea sarà trattato anche nel corso della prossima Assemblea generale degli enti autorizzati in programma a Roma il prossimo giovedì 25 gennaio.