Anche la Moby Prince negli intrecci dell'ecomafia. La denuncia è di Legambiente Campania. «I rottami ferrosi e materiale legnosi del traghetto - denuncia Legambiente - ci risultano essere stati smaltiti illegalmente, caricati su furgoni e scaricati di notte, nella discarica So.ge.ri di Castelvolturno, adiacente alla famosa discarica Bortolotto, già nota alle cronache per essere stata gestita per anni dai Casalesi».
Il famoso traghetto, nella sera del 10 aprile 1991 in servizio di linea tra Livorno e Olbia, si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo e determinò la morte di 140 persone. Un destino terribile che ora sembra intrecciare la camorra del casertano.
«La So.ge.ri, dove i resti del traghetto sono stati smaltiti - dichiara l'associazione - è una vera e propria bomba ecologica, dove per decenni si è sversato di tutto e che tra breve dovrebbe essere bonificata»
L'associzione attende comunque la conferma degli enti preposti. «E proprio vero che quando si tratta di smaltimento illegale, gli ecomafiosi non conoscono limiti - dichiara Michele Buonuomo, presidente Legambiente Campania- ed ancora una volta, ma questo non ci meraviglia, la Campania e la provincia di Caserta si confermano sempre più crocevia dei traffici illegali legati alla Rifiuti Spa».

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