TROVATO URANIO ARRICCHITO NEL FILTRO DEL CARBURATORE DI UN'AMBULANZA A BEIRUT
Dopo le analisi dei campioni del cratere nella città di Khiam, nel Sud del Libano, raccontati da una precedente inchiesta di Rainews24, nuovi rilevamenti segnalano la presenza di polveri di Uranio arricchito a Beirut. Questa volta si tratta dell' analisi realizzata su un filtro del carburatore di un'ambulanza nella zona sud della città. I prelievi realizzati da due ricercatori inglesi, Day Williams e Cris Busby, e analizzati da due diversi laboratori inglesi (tra questi il prestigioso laboratorio di Harwell utilizzato dal Ministero della Difesa Britannico) hanno confermato la presenza di Uranio arricchito.
TROVATO ANCHE URANIO NELL'URINA DI UNO DEI CAMPIONI ANALIZZATI
Il ricercatore inglese Day Wiliams ha raccolto a Beirut anche campioni di urina di persone che hanno operato nelle zone colpite dai bombardamenti, uno di questi ha mostrato la presenza di uranio.
ANCHE L'UNEP HA TROVATO PRESENZA DI URANIO IN TUTTI I SITI ESAMINATI MA HA VALUTATO CHE SI TRATTASSE DI URANIO NATURALE
Anche l'UNEP, l'agenzia ambientale delle Nazioni Unite, ha svolto analisi sui campioni del cratere di Khiam e ha trovato concentrazione di Uranio dieci volte superiore alla norma. Ha anche analizzato altri 24 siti dove ha rilevato la presenza di Uranio ma ha valutato che si trattasse di Uranio naturale.
SIA NELLA FORMA PIU' RADIOATTIVA CHE IN QUELLA IMPOVERITA LE POLVERI DI URANIO SONO ALTAMENTE TOSSICHE
Le polveri di Uranio sia che si tratti di polveri di uranio arricchito, impoverito o naturale, se respirate o ingerite sono altamente tossiche e le aeree che ne sono contaminate sono ad alto rischio. Le zone coinvolte sono non lontane dall'area di azione del contingente militare italiano nel sud del Libano. Rainews24 ha raccolto le preoccupazioni dei libanesi che vivono nelle zone colpite, ha rintracciato l' autoambulanza contaminata, ha intervistato uno dei guidatori, ha intervistato i due ricercatori inglesi che hanno raccolto e fatto analizzare i campioni radioattivi, ha intervistato lo scienziato libanese che ha lanciato l'allarme sulla radioattività a Khiam, ha verificato lo stato delle analisi svolte dall'Unep .