L'iniziativa "Ospedale Amico dei Bambini", promossa dall' UNICEF/OMS, è stata lanciata nel 1992 al fine di assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel miglior modo possibile i neonati e divengano centri di sostegno per l'allattamento al seno.
Dal lancio dell'iniziativa a oggi più di 20.000 ospedali in 140 paesi hanno ottenuto l'ambìto riconoscimento. In questi paesi è aumentato il numero di donne che allattano al seno ed è migliorato lo stato di salute dell'infanzia.
«L'iniziativa Ospedali Amici dei Bambini sta coinvolgendo un numero crescente di strutture ospedaliere nel nostro Paese» - ha dichiarato Antonio Sclavi, Presidente dell'UNICEF Italia - «Questo nuovo riconoscimento in Toscana testimonia il serio impegno assunto dalla Regione ma anche da tutti gli operatori coinvolti a favore della promozione dell'allattamento materno.»
Il Presidio Ospedaliero del Mugello si aggiunge agli altri undici ospedali italiani già riconosciuti: in Toscana quello di Montepulciano (Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese), e nel resto del paese quelli di Bassano del Grappa, Soave/San Bonifacio, Merano, Bari (Casa di Cura La Madonnina), Bressanone, Vipiteno, Pordenone, Roma (Casa di Cura Santa Famiglia), Viterbo e Osimo.Nel 2004 a Chianciano la Regione Toscana ha stipulato con l' UNICEF un protocollo di intesa con il quale ha assunto formalmente l'impegno a migliorare ulteriormente i servizi dedicati alla maternità e all'infanzia, favorendo il riconoscimento di Ospedali e Territori "Amici dei Bambini".
Questo programma, coordinato dall' Osservatorio Regionale per la promozione dell'allattamento al seno, vede la Toscana anche protagonista per l'Italia di un progetto dell'Unione Europea che coinvolge complessivamente 8 Stati, volto a proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno.Altri sette ospedali toscani hanno intrapreso il cammino verso il riconoscimento e possono aspirare ad una prossima verifica OMS/UNICEF.Per diventare "Ospedale Amico dei Bambini", un ospedale deve applicare i 10 passi OMS/UNICEF in favore dell'allattamento al seno.
Questi prevedono, fra l'altro, di non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di sostitui al latte materno, non usare biberon o tettarelle, promuovere la formazione di tutto il personale, organizzare il rooming-in (sistemazione del bambino nella stessa stanza della madre 24 ore su 24) e sviluppare una informazione corretta alle madri per incoraggiarle ad allattare esclusivamente al seno per i primi sei mesi di vita del neonato e continuare fino a due anni ed oltre.
Il Presidio Ospedaliero del Mugello della Asl 10 di Firenze, impegnato da tempo per il raggiungimento di questo obiettivo, ha costruito un solido terreno culturale ed organizzativo dedicato ed ha superato la valutazione effettuata da una équipe di esperti del Comitato Tecnico di Valutazione dell'UNICEF Italia.
La verifica, molto dettagliata e basata anche su interviste alle madri ed al personale, ha confermato la piena rispondenza alle norme previste dall'iniziativa internazionale.L'UNICEF Italia sottolinea come la BFHI (Baby Friendly Hospital Iniziative) veda coinvolte un numero crescente di strutture ospedaliere in tutta Italia, a testimonianza dell'interesse e della maturità degli operatori che si dedicano al percorso nascita.