''Occorre battersi perche' la famiglia non sia piu' vittima di forze disgregatrici o minata da abitudini sociali che remano contro la sua unita' " ha detto Luisa Santolini
di Benedetta Verrini
''Occorre scardinare le logiche perverse e occorre battersi contro i delitti eretti a sistema: l'aborto, la schiavitu', la prostituzione, la violazione della infanzia, lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, la violenza del piu' forte, l'oscuramento della disabilita', della sofferenza, della malattia, il controllo e la rimozione della morte''. E' ''il compito esigente'' e ''non piu' procrastinabile'' cui e' chiamato il Forum delle associazioni familiari.
Lo ha detto la presidente Luisa Santolini, intervenendo alla conferenza programmatica che si e' aperta questa mattina a Roma su ''Dieci anni di Forum: ripensare il passato per progettare il futuro'' convocata a conclusione del primo decennio di attivita' del cartello che riunisce 37 associazioni su tutto il territorio nazionale.
''Occorre battersi perche' la famiglia non sia piu' vittima di forze disgregatrici o minata da abitudini sociali che remano contro la sua unita' - ha affermato la presidente al Sir, il servizio di informazione religiosa promosso dalla Cei-: occorre fare delle famiglie dei soggetti impegnati e responsabili, oltre che testimoni credibili dei valori cristiani''. Per Santolini ''il volto della famiglia e' oggi segnato da un accentuato processo di privatizzazione'' e ''la societa' si limita a un ruolo quasi soltanto notarile, di presa d'atto delle scelte dei singoli''.
Di qui la necessita' di ''ridefinire e perfezionare il progetto'' associativo tenendo presente ''alcune sfide che ci interpellano''. L'appartenenza; il ''confronto sulla dimensione culturale'', con riferimento, in particolare, alla ''scissione tra fede e vita'' e alla ricerca di ''nuovi linguaggi che ci aprano al dialogo con i lontani''; la ''declinazione della dimensione politica'' tra ''rappresentanza e autonomia''; ''l'attenzione forte alle realta' locali'' come i comitati regionali e ''i nascenti comitati provinciali'' sono le priorita' individuate dalla presidente.
Al Forum e' intervenuto anche mons. Giuseppe Anfossi, delegato della Commissione famiglia e vita della Cei: ''In questo momento'', in cui ''si assiste ad una specie di attacco ai cattolici in quanto tali, dipinti come non liberi'' e ai quali ''si attribuisce l'ingenuita' di imporre ai legislatori degli Stati laici le visioni proprie di una religione'', e di fronte ''allo smarrimento di un concetto condiviso di famiglia e di matrimonio'', al Forum e' richiesto ''un compito ancora piu' incisivo e competente di intervento sulla cultura e anche sui massmedia; e allo stesso tempo sono richieste piu' competenza e piu' incisivita' sul versante politico'' Ripercorrendo i dieci anni di attivita' del Forum a sostegno della famiglia, e ''le non poche pesantissime sfide affrontate raggiungendo molti soggetti politici e istituzionali'', mons. Anfossi ha osservato che dalla sempre piu' rara ''convergenza dei cattolici'' discendono ''orientamenti politici e legislativi non sempre concordi su temi'' che mettono in gioco ''la visione cristiana della vita e della famiglia''. Di qui ''la chiamata ad un'accresciuta consapevolezza'' e ''ad una piu' agguerrita elaborazione di strategia'' per ''agire sull'opinione pubblica e sulla politica, impegnando le associazioni nel rispetto della loro autonomia''.
Vita, 17 dicembre 2004