Salvatore Santoro non apparteneva a nessuna Ong (Organizzaione non governativa), né italiana né straniera: lo precisa Sergio Marelli, presidente dell' Associazione delle Ong italiane che raggruppa oltre 120 organizzazioni, in merito alla notizia dell'appartenenza dell'italiano ucciso in Iraq a una Ong inglese. L' associazione delle Ong, che ha contattato il suo omologo inglese Bond (British Overseas Ngòs for Development), network che raggruppa più di 280 Ong, precisa che la Charity Commission of England and Wales non è una organizzazione non governativa ma una commissione legalmente riconosciuta, che regolamenta e registra gli enti di beneficenza (charities) di Inghilterra e Galles. «Escludiamo categoricamente che Salvatore Santoro fosse un operatore per conto di una Ong. Del resto, da quello che è emerso, i suoi trascorsi contraddicono con evidenza i criteri di selezione e impiego dei nostri volontari e cooperanti, criteri condivisi con tutte le altre associazioni nazionali a livello europeo, compresa la piattaforma Bond delle Ong inglesi». «Riaffermiamo - conclude - la spinta solidaristica e i valori di giustizia ed equità come elementi fondamentali per i nostri volontari». La Provincia di Sondrio, 17 dicembre 2004

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