La fotografia dei giovani tra 14 e 19 anni: la loro vita ruota tra amicizie, telefonino e tv
ROMA - L'amicizia è al primo posto. L'amore viene dopo. I giovani di oggi, quelli che hanno tra i 14 e i 19 anni scelgono valori profondi : si trovano bene in famiglia, con i genitori, hanno molta fiducia nelle associazioni per i diritti umani, negli scienziati, nella scuola, nella polizia e nei carabinieri, nell'Onu, nel Papa, nonostante manifestino uno scarso interesse per la religione e non considerino importante l'impegno politico e sociale.
L'Eurisko ha monitorato 4.600 giovani il presidente dell'istituto di ricerca Giuseppe Minoia ha descritto questo universo ieri a Firenze, durante il convegno "Giovani Lettori, Nuovi Cittadini" integrando la ricerca con più indagini compiute tra il 2003 e il 2004 e focus groups.
I valori. L'83% del campione ha messo al primo posto l'amicizia, seguita dalla salute (67%), dall' amore (61%), dal benessere della famiglia (52%), dal trovare un posto di lavoro (43%). Solo il 19% ha indicato tra i valori condivisi dai giovani la fede religiosa, e solo il 4% l'impegno politico e sociale e reputa un valore conoscere persone influenti. I genitori per i teen ager di oggi rappresentano un valore positivo: basta contestazione tra le mura domestiche, infatti oltre la metà (59%) dice di andare abbastanza d'accordo con papà e mamma, mentre tre su dieci la pensano proprio come loro. Sono soddisfatti anche del loro tipo di vita, a parte l'8% che è scontento. I giovani che già lavorano hanno però scarsa fiducia nel futuro. Chi non lavora afferma nel 57% dei casi che cercherà in tutti i modi di realizzare il lavoro dei suoi sogni.
Le istituzioni. Si preoccupano che vengano rispettati i diritti umani i giovani di oggi e ripongono molta fiducia nelle associazioni che perseguono questo fine. Fiducia anche negli scienziati e nel Papa. All'ultimo posto ci sono partiti politici e industriali. Il 50% partecipa o ha partecipato ad associazioni sportive, il 35% a gruppi, associazioni e movimenti religiosi o parrocchiali, mentre solo il 5% a centri sociali, collettivi politici, organizzazioni internazionali umanitarie. Il 54% non ha alcun interesse per la politica.
Media e nuove tecnologie. La tv si conferma il mezzo di informazione più seguito (il 57% ne ha una in camera da letto), ma anche la radio se la cava bene. Negli ultimi sette giorni il 97% è stato davanti alla tv, l'84% ha ascoltato la radio, mentre solo il 45% ha letto quotidiani di informazione e il 35% quotidiani sportivi.
Tra le nuove tecnologie il telefono cellulare è il più gettonato. Ne possiede uno il 96%, ma anche l'uso del personal computer sta crescendo. Il 73% ne ha uno in casa ed il 75% ne fa uso, nel 1999 la percentuale era del 63%.
A questo proposito, una ricerca dell'Istat che dimostra che il cellulare è il bene tecnologico più diffuso nelle famiglie italiane dopo la televisione, praticamente onnipresente seguita dal telefonino posseduto dal 78,2%. Nelle famiglie è poi presente il videoregistratore (67,3%), l'impianto hi-fi (55,7%), il pc (42,7%), l'accesso a internet (30,7%) e la videocamera (22,8%).
Il Messaggero, 16 dicembre 2004