"Auspichiamo che il gran parlare di cambiamenti climatici registrato in questi giorni, e il forte richiamo del responsabile delle Nazioni Unite Yvo de Boer non siano solo chiacchiere destinate a rimanere tali, ma si traducano in vere azioni dei governi.
E' tempo di chiudere la stagione delle analisi e degli allarmismi e di aprire quella delle azioni politiche nazionali e internazionali per invertire la rotta e ridurre le emissioni di gas serra che stanno sconvolgendo l'equilibrio del pianeta".
Così Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente, sulle ultime dichiarazioni del Segretario generale della Convenzione ONU sul cambiamento climatico.
Un auspicio rivolto anche alla riunione di domani a Caserta in cui il Governo definirà l'agenda del 2007.
"Non si capisce - prosegue Ferrante - come, a fronte di rapporti e allarmi autorevoli che da tempo ormai ci indicano quale sia la strada da percorrere, il Governo italiano si ostini a imboccare la direzione opposta, riaprendo al carbone e rifiutando di puntare in maniera decisa sugli incentivi allo sviluppo delle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, presentando un Piano nazionale delle assegnazioni delle emissioni di gas serra talmente insensato che con buone probabilità non passerà l'esame della UE".
Attesa per il vertice di domani a Bruxelles, dove la Commissione dovrebbe varare il Piano energetico europeo da sottoporre a marzo all'approvazione dei 27 paesi UE: "speriamo che almeno l'Europa dimostri più pragmatismo, che non si limiti alle chiacchiere, ma sia in grado di passare alle decisioni concrete".
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