di Giacomo Nardone
Caro direttore, è bene che le aziende vengano sensibilizzate costantemente sul tema della Corporate Social Responsibility, ovvero sull'impegno a riconoscere e concretizzare il proprio impegno verso la responsabilità sociale intrinseca nella missione del fare impresa. E' in questo senso che il Ministro del Welfare Roberto Maroni ha annunciato, nella recente conferenza nazionale "Csr un impegno verso il futuro", la nascita di una fondazione ad hoc sui temi della Csr in tempi brevi. Maroni ha dichiarato che "Il centro studi nascerà sotto impulso del Governo, ma vedrà garantita una sua autonomia. Si tratta di un progetto in cui crediamo moltissimo e che coinvolge anche i ministeri delle Attività Produttive, degli Esteri, Ambiente e Politiche Agricole". Sulle tematiche della Responsabilità sociale delle imprese il Ministro ha inoltre annunciato l'intensificarsi della campagna promozionale già in atto sui giornali, presentando lo spot che partirà nel prossimo mese di gennaio.
La conferenza nazionale sulla Csr vede seduti insieme le associazioni degli imprenditori, i sindacati dei lavoratori e le associazioni di cittadini di diverse categorie, impegnati a definire costantemente le linee guida e gli impegni da condividere per il rispetto e l'adozione di regole non scritte, ma percepite, in grado di rendere migliore la coabitazione delle esigenze produttive e lucrative con i temi del rispetto dell'ambiente, della persona umana, compresa l'attenzione specifica verso le disabilità o verso la tutela delle pari opportunità. "Sulla Responsabilità sociale delle imprese siamo a buon punto, c'è l'impegno di tutto il Governo" ha dichiarato il Ministro"Partiamo dal presupposto che l'approccio deve essere volontario e diventare un elemento culturale all'interno dell'organizzazione delle imprese. Nessun processo di certificazione, infatti, potrà mai impedire casi come quello Parmalat o quello Cirio. O l'azienda si convince che è utile, o non funziona". Questo è l'aspetto più rilevante, forse, delle modalità di attuazione della responsabilità sociale nelle imprese. A differenza delle norme sulla sicurezza, sulla privacy o sulla certificazione della qualità, che per legge o per standard impongono degli specifici percorsi, la Csr si attua in azienda "motu propri", per un impegno che si deve "sentire" e che devono sentire tutti gli addetti della azienda. Facendo bene i calcoli, che un buon imprenditore deve sempre fare, ci si può rendere conto, per qualcuno con meraviglia, che prestare attenzione al clima interno, al rispetto delle sensibilità, alla riduzione dell'inquinamento o al riciclo dei rifiuti prodotti, all'abbattimento delle barriere fisiche, e mentali, può aumentare sensibilmente anche gli utili aziendali. Basterebbe semplicemente comunicare al proprio mercato di riferimento che quello della propria Csr è un impegno riconosciuto, con fatti, per rappresentare un valore aggiunto oggi universalmente riconosciuto. Provare per credere.
Il Denaro, 15 dicembre 2004