Sulla base dello studio ambientale, elaborato anche con sistemi satellitari, il rapporto Ue evidenzia due possibili scenari di riferimento. Il primo prevede un innalzamento della temperatura di 2,2 gradi; il secondo, piu' tragico, prevede un innalzamento di 3 gradi. In entrambi i casi, entro un decennio, circa 11.000 persone in piu' potrebbero morire ogni anno a causa del caldo, mentre l'innalzamento del livello del mare causerebbe danni per un valore di miliardi di euro. Successivamente, nel caso del primo scenario (+2,2 gradi), quasi 29.000 persone in piu' potrebbero morire ogni anno nel Sud Europa dal 2071. Il quadro piu' grave riguarda proprio l' Italia che, insieme alla Spagna, potrebbe essere destinata a soffrire maggiormente questa situazione catastrofica a causa, si legge nel rapporto, di 'siccita', riduzione della fertilita' del suolo, incendi e altri fattori dovuti al cambiamento di clima'. Ma lo studio non risparmia flora e fauna: 'piante e animali tipici di certe aree geografiche moriranno o si sposteranno verso altre zone'. Il riscaldamento portera' ovviamente anche all' innalzamento del livello del mare che, secondo lo studio della Commissione europea, potrebbe crescere fino a un metro con costi ingenti per far fronte al fenomeno. Gia' nel 2020, in caso di innalzamento della temperatura di 2,2 gradi, la spesa per far fronte al disastro delle coste potrebbe essere di 4,4 miliardi di euro; nel caso del secondo scenario (+3 gradi) la spesa aumenterebbe a 5,9 miliardi e potrebbe crescere a 42,5 miliardi nel 2080. Ma il riscaldamento globale non risparmiera', secondo lo studio, neppure altri settori come la pesca. Dal rapporto emerge infatti una tendenza alla migrazione degli stock di pesce verso le aree piu' a Nord. E c'e' poi il problema delle inondazioni, sempre piu' intense un po' in tutta Europa. In proposito l' allarme riguarda soprattutto i grandi bacini fluviali, come il Danubio che gia' negli ultimi anni ha fatto sentire i suoi effetti interessando con gravi danni circa 240.000 persone. E il turismo? Nota dolente ancora una volta per l'Italia e per gli altri Paesi del Mediterraneo. Il rapporto Ue non fa mistero sulle conseguenze drammatiche del cambiamento climatico. Sono circa 100 milioni le persone che ogni anno trascorrono le vacanze nel Sud Europa, per un giro d'affari di circa 130 miliardi di euro. Se non si porra' fine all' effetto serra, ammonisce lo studio, entro i prossimi 70 anni quel turismo mediterraneo non ci sara' piu', per il

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