Il rapporto UNICEF traccia i progressi finora conseguiti nei paesi colpiti dallo tsunami: India, Indonesia, Malesia, Maldive, Myanmar, Somalia, Sri Lanka e Thailandia. «Da quando ha avviato gli interventi di risposta all'emergenza, l'UNICEF è stato in grado di portare aiuti e assistenza a oltre 4,8 milioni di donne e bambini di 8 diversi paesi» ha dichiarato il Presidente dell'UNICEF Italia Antonio Sclavi: «A due anni di distanza dal disastro, molto è stato realizzato, ma molto resta ancora da fare». Tra i principali risultati finora conseguiti dall'UNICEF nei paesi sconvolti dallo tsunami si registrano: - Il sostegno alla ricostruzione di 50 strutture sanitarie e la fornitura di scorte e attrezzature mediche a circa 6.100 tra ospedali e centri sanitari - L'accesso di oltre 1 milione di persone a fonti idriche sicure costruite con il supporto dell'UNICEF, inclusi 250.000 bambini che beneficiano di nuovi servizi idrici e igienico-sanitari nelle scuole - La somministrazione di vitamina A ad oltre 1,2 milioni di bambini - La distribuzione di zanzariere trattate con insetticidi, per la prevenzione della malaria, a circa 1 milione di donne e bambini - La costruzione di 36 nuove scuole permanenti che consentono l'istruzione a oltre 10.000 scolari - L'allestimento di 145 scuole semi-permanenti per permettere l'immediato ritorno dei bambini agli studi, in attesa dei nuovi edifici scolastici - La riparazione di ulteriori 900 strutture scolastiche - La distribuzione di materiali scolastici per oltre 1 milione di bambini - L'assistenza psicosociale a oltre 400.000 bambini, per aiutarli a superare il trauma subito, e il sostegno a 5.000 bambini rimasti orfani «La ricostruzione delle scuole costituisce uno dei risultati più importanti», ha affermato Gianfranco Rotigliano, Rappresentante UNICEF in Indonesia, il paese più colpito dallo tsunami, dove ulteriori 300 scuole verranno ricostruite nei prossimi anni. «Ora i bambini non sono più costretti a studiare nelle tende, ma beneficiano di scuole nuove o ristrutturate secondo il principio del 'ricostruire meglio', dotate di servizi igienico-sanitari, cortili scolastici per le attività ricreative e altri accorgimenti diretti a renderle a misura di bambino».

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