E' quanto emerge dal rapporto del primo anno di attività di Orizzonti a colori, un importante progetto per la prevenzione della devianza e il reinserimento sociale di minori sottoposti a procedimento penale nella capitale, avviato nel settembre 2005 da Save the Children, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, il Centro per la Giustizia Minorile per il Lazio, la Casa dei Diritti Sociali-FOCUS, il Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo e con il sostegno di Fondazione Vodafone Italia.
"In occasione della Giornata Mondiale dei Migranti abbiamo voluto richiamare l'attenzione su un gruppo di minori che, per la loro condizione di migranti soli, sono particolarmente esposti a rischio.", spiega Maurizia Iachino, Presidente di Save the Children Italia. "Per questo è fondamentale mettere in campo progetti come Orizzonti a colori che diano un contributo fattivo per prevenirne l'illegalità e lo sfruttamento, aiutino il reinserimento e offrano una diversa prospettiva di vita a quelli finiti nel circuito penale".
Secondo il Comitato Minori Stranieri, i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia (al 30 settembre 2006) sono 6.551, di cui l'80,52% maschi. Il gruppo più numeroso è quello rumeno (35,66%), seguito dai minori provenienti dal Marocco (21,83%) ed Albania (15,46%). Il 53% del totale dei minori stranieri non accompagnati ha tra i 16 e i 17 anni, il 25,74% tra i 7 e i 14, il 19,14% ha 15 anni. Le regioni che ne registrano la maggiore presenza sono la Lombardia, con 1573 minori migranti soli, e il Lazio, con 1050.
In quest'ultima regione la gran parte dei minori migranti non accompagnati vive a Roma, dove la comunità più numerosa è quella rumena. A tali minori, come ha registrato l'esperienza diretta del team di Orizzonti a colori, bisogna aggiungere quei bambini e adolescenti che formalmente o apparentemente hanno genitori o familiari i quali, tuttavia, non sono spesso in condizioni di costituire un valido punto di riferimento. Di qui l'esigenza, avvertita dagli operatori di Orizzonti a colori, di ideare interventi alternativi che supportano i minori Rom all'interno delle loro comunità.
"Orizzonti a Colori è un progetto unico nel panorama italiano", commenta la Presidente di Save the Children Italia. "Prima di tutto è un esempio di proficua e ampia collaborazione fra attori del non profit quale Save the Children, enti e istituzioni pubbliche che, a diverso titolo, si occupano di minori, nonché partner privati, e che dimostra come le strade percorribili ci sono e possono dare delle alternative a questi ragazzi. Inoltre", spiega, "per la prima volta si stanno sperimentando figure e forme di intervento nuove come gli educatori alla pari all'interno anche delle istituzioni penali minorili".
In quasi 1 anno di attività, sono stati circa 700 i minori stranieri non accompagnati contattati e supportati dagli operatori di Orizzonti a colori, sia su strada che all'interno delle strutture penali minorili della capitale: il Centro di Pronta Accoglienza e l'Istituto Penale minorile.
Informazioni sanitarie, orientamento sui servizi e le istituzioni destinate all'accoglienza e aiuto dei minori migranti soli, consulenza legale, supporto psicologico e mediazione culturale. Sono le principali attività svolte dall'equipe del progetto, costituita da 16 operatori, nell'ambito di interventi di educativa di strada, mediazione sociale e culturale.
14 gli operatori che compongono l'unità di strada integrata. In particolare alcuni sono educatori "alla pari", cioè ragazzi per storia e nazionalità vicini ai minori che si vanno a contattare. Il team, che comprende anche 1 etnopsicologa e 1 consulente legale, va su strada diverse volte a settimana e contatta i minori migranti non accompagnati, nei luoghi dove solitamente si radunano nella capitale. Fornisce quindi informazioni relative alla salute, ai servizi e alla legislazione italiana in materia di accoglienza e regolarizzazione dei minori migranti soli; li aiuta ad uscire dal circuito dello sfruttamento, in stretta collaborazione, tra gli altri, con il centro di Contrasto alla Mendicità Infantile e con il polo Anti-tratta del Comune L'equipe inoltre ha creato delle zone di "decompressione" su strada, con attività ludico-ricreative per quei minori coinvolti in attività illegali e di sfruttamento. Dei 554 minori contattati dall'unità di strada integrata, 333 provengono dalla Romania, 195 dall'Afghanistan, gli altri da Albania, Moldavia, Nigeria, Bulgaria e Polonia. Grazie al team dell'unità di strada integrata, fino a giugno 2006 40 minori sono stati inseriti in strutture di accoglienza, 10 accompagnati ai servizi sanitari per minori vittime di sfruttamento della prostituzione.
La mediazione sociale, cioè la presenza di 4 operatori di Orizzonti a colori nel Cpa penale di Roma (Centro di Prima Accoglienza, dove vengono condotti i minori tratti in arresto e in attesa della convalida), rappresenta un intervento innovativo nell'ambito dell'aiuto a minori migranti con problemi giudiziari. 84 i ragazzi supportati dall'equipe di operatori: i mediatori sociali accompagnano i minori presso le comunità a cui vengono destinati dall'autorità giudiziaria, facilitandone l'accoglienza e cercando di limitare il numero di fughe. Una parte importante del loro lavoro, inoltre, consiste nel motivare i ragazzi accolti nelle comunità in misura civile a intraprendere e proseguire un percorso di reinserimento e formazione. Un ruolo particolare è stato svolto dall'equipe di mediatori sociali nel supporto ai minori Rom, la maggior parte dei ragazzi all'interno dei Cpa.
Facilitare la comunicazione e fare da ponte fra il minore e le strutture della giustizia minorile e accompagnarlo nel suo percorso: è questo il ruolo e l'obiettivo delle attività di mediazione linguistico-culturale portate avanti da 4 operatori di Orizzonti a colori, all'interno delle strutture del Centro di Giustizia Minorile (Istituto Penale minorile, Cpa e Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni) e delle comunità di accoglienza per minori del Comune e di quelle che ospitano minori in misura penale. 424 gli interventi realizzati, per la gran parte all'interno dell'Istituto Penale Minorile.
L'ingresso dei mediatori all'interno delle comunità di accoglienza che ospitano minori stranieri in misura penale rappresenta un'importante novità, fortemente voluta da Save the Children e dalle istituzioni coinvolte nel progetto.
"Il consistente incremento dell'utenza straniera in particolare rumena sollecita strategie di intervento strettamente connesse con le risorse attive del territorio.- commenta Donatella Caponetti, Direttore del Centro di Giustizia Minorile del Lazio.- In tale direzione il progetto Orizzonti a colori rappresenta una sperimentazione innovativa nei percorsi educativi in favore dei minori stranieri".
Ma le sfide e le attività del progetto di Orizzonti a colori non si esauriscono in questo primo anno di attività: grazie alla partnership con la Fondazione Vodafone Italia, che ha creduto dall'inizio nella necessità di dare una risposta al problema dei minori migranti, Orizzonti a colori proseguirà per altri due anni.
Inoltre il progetto potrà contare sul contributo della Provincia di Roma e di Toro Assicurazioni, Alleanza Assicurazioni, Lottomatica, De Agostini.
Tra le azioni in programma per il prossimo anno sono stati previsti corsi di formazione per educatori alla pari, la creazione di un gruppo di consultazione di minori che valuterà l'impatto del progetto e darà il suo parere su specifici interventi da intraprendere, la pubblicazione di una ricerca sulla devianza dei minori migranti non accompagnati a Roma e le loro condizioni nei paesi di origine, la costituzione di un Tavolo interistituzionale, coordinato dal Centro Giustizia Minorile, fra i vari soggetti coinvolti a Roma nell'accoglienza, tutela e presa in carico di minori migranti.
La versione integrale del Rapporto attività del Progetto "Orizzonti a colori" è scaricabile all'indirizzo: www.savethechildren.it/pubblicazioni
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