L'associazione "Progetto Missione Madagascar Onlus" lavora da alcuni anni ormai per realizzare progetti di solidarietà in favore della popolazione malgascia. In occasione del Natale è stato rinnovato il consueto appuntamento con la serata di beneficenza che si è svolta a Villa Criscione e che ha visto la presenza di Pietro Pignatelli, noto conduttore televisivo e attore teatrale, e della soprano Elisa Turlà. La serata è stata organizzata per la raccolta dei fondi che saranno destinati soprattutto alla costruzione di un dispensario medico. «La costruzione del dispensario - spiega padre Renato Dell'Acqua - è uno dei tanti progetti che stiamo portando avanti. Non serve soltanto costruire questa struttura sanitaria, ma anche raccogliere i farmaci per la sua dotazione». Oltre a questo progetto sanitario l'associazione vuole realizzare un progetto scolastico, con la costruzione di aule e biblioteche e l'impianto delle attrezzature necessarie. «Gli altri progetti sono mirati all'ottimizzazione della rete idrica e alla distribuzione delle risorse idriche - spiega Franca Schininà componente dell'associazione -; infatti vogliamo scavare dei nuovi pozzi d'acqua; intendiamo proseguire sulla falsariga di quanto recentemente presentato a Palermo». Grazie all'ultima campagna di solidarietà l'associazione ha potuto realizzare un nuovo pozzo d'acqua. «Siamo reduci da un viaggio in Madagascar - racconta la Schininà - e quindi carichi di tanto entusiasmo e della voglia di raggiungere nuovi obiettivi». In occasione della serata a villa Criscione le volontarie dell'associazione hanno allestito degli stands con l'esposizione e la vendita dei prodotti artigianali tipici malgasci. «Noi commercializziamo questi prodotti artigianali - spiega padre Renato, che ha costituito alcuni anni fa l'associazione Madagascar Onlus - ; attraverso queste iniziative di sensibilizzazione gli oggetti artigianali vengono venduti in Italia». Padre Renato è stato per alcuni anni a Ragusa al Convento dei Carmelitani scalzi. Durante la sua permanenza nel capoluogo ibleo ha creato questa rete di solidarietà. «E' vero; è stata la presenza di padre Renato - racconta la Schininà - a determinare questo forte legame fra la nostra città e il Madagascar; c'è un conto corrente attivo presso la Banca agricola per chi volesse effettuare dei versamenti». Padre Renato un anno fa è stato trasferito a Catania, ma anche se svolge altrove il suo compito ecclesiale, ha continuato a consolidare i rapporti con la provincia di Ragusa e con i volontari iblei. «Questo progetto e questa associazione in effetti hanno una doppia anima - spiega Laura Grando, una fotografa veneta -: infatti in Veneto ci sono alcuni volontari, legati a padre Renato e alla missione Madagascar Onlus. Padre Renato ha un fratello, padre Bruno, che è il fondatore della Missione che è stata costruita in Madagascar. La seconda anima è Ragusa, dato che padre Renato è stato per alcuni anni nel capoluogo ibleo». Laura e Barbara Tonetto, entrambe venete e fotografe, hanno realizzato dei reportages durante quest'ultimo viaggio in Africa. «La passione per la fotografia si affianca alla voglia di cogliere il volto di un bambino, l'espressione di una madre intenta a cucinare - racconta Laura -;in questo progetto è importante immortalare ogni attimo, ogni espressione». Ne sa qualcosa Franca Schininà straordinaria fotografa ragusana, che nei precedenti viaggi ha realizzato dei bellissimi reportage. L'ultimo lavoro è stato sintetizzato in una pubblicazione dal titolo "Sete D'Africa", la cui vendita è stata devoluta in funzione dei progetti del Madagascar. «Nel viaggio di novembre ho messo da parte l'obiettivo fotografico - dice la Schininà - e mi sono concentrata soltanto a vivere, giorno per giorno, questa nuova esperienza». L'associazione Madagascar sta anche promuovendo una campagna di sensibilizzazione sulle adozioni a distanza. «Con 310 euro all'anno - conclude padre Renato -, una somma che può essere pagata anche ratealmente, può essere adottato un bambino a distanza, che grazie a questa somma avrà diritto al cibo, alla scuola, alle cure sanitarie e avrà la garanzia di una vita dignitosa». Adottare un bambino a distanza significa consentirgli di vivere accanto alla sua famiglia, i suoi genitori e i fratelli, senza essere sradicato dalla sua terra. «L'adozione a distanza è la migliore risposta ai disagi dell'Africa - dice la fotografa iblea - per poter aiutare questi bambini a crescere e a diventare gli uomini del domani, il futuro di questo continente, martoriato dalle guerre e dalla siccità, bisogna lasciarli nelle loro case, nei loro villaggi. Non dobbiamo adottare i bambini africani e portarli in Italia, dobbiamo aiutarli a distanza a diventare autonomi». La conduzione della serata di beneficenza, che si è tenuta a villa Crescione, a cura di Pignatelli e della soprano Turlà è stata molto gradevole. «Ho aderito di buon grado - dice Pignatelli - perchè sono molto legato, nonostante i numerosi impegni che mi tengono lontano, alla Sicilia, con cui ho un vero e proprio legame affettivo. Ho voluto essere presente, perchè questo progetto è davvero straordinario». Pignatelli non è nuovo ad iniziative di solidarietà. E' lui l'autore e il regista dello spettacolo "Giustizia e verità, il caso De Pretore", utilizzato dalla Carovana antimafia, guidata da don Luigi Ciotti, nella campagna di sensibilizzazione sul problema della delinquenza minorile. Pietro Pignatelli è comunque anche un volto noto del piccolo schermo. Ha una lunga carriera alle spalle, nonostante la giovane età, fa parte del cast della soap "Vivere", è il cantante del nuovo spot pubblicitario della Coca Cola ed è il doppiatore del protagonista Raoul nel film musical "Il fantasma dell'Opera". Elisa Turlà è siciliana ed ha al suo attivo numerosi concerti come solista in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. La Turlà è una tra i dodici licenziatari nel mondo della "Vanguard Licensèe", la licenza ad honorem dopo il livello expert. La soprano ha cantato alcuni brani, accompagnata da Pignatelli, animando la serata con il suo humor e la sua impeccabile eleganza. I due conduttori hanno distribuito alla platea i regali che sono stati donati da numerosi esercizi commerciali e aziende della provincia di Ragusa. I doni sono stati associati alle carte del "mercante in fiera", che il pubblico ha acquistato. Rossella Schembri La Sicilia, 12 dicembre 2004

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