Dal lancio dell'iniziativa a oggi sono quasi 20.000 ospedali in 140 paesi in via di sviluppo ed industrializzati hanno ottenuto il riconoscimento di "Ospedale Amico dei Bambini". Nei paesi in cui gli ospedali sono stati riconosciuti è aumentato il numero di donne che allattano al seno ed è migliorato lo stato di salute dell'infanzia. L'Ospedale di Osimo è il primo Ospedale della Regione Marche ad essere riconosciuto "amico dei bambini" e si aggiunge agli altri dieci ospedali italiani già riconosciuti: Bassano del Grappa, Soave, Merano, Montepulciano (Ospedali riuniti di Valdichiana), Bari (Casa di Cura La Madonnina), Bressanone, Vipiteno, Pordenone, Roma (Casa di Cura Santa Famiglia) e Viterbo. Per diventare "Ospedale Amico dei Bambini", un ospedale deve applicare le dieci norme specifiche UNICEF/OMS in favore dell'allattamento al seno, che prevedono, fra l'altro, di: non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di surrogati al latte materno, non usare biberon o tettarelle, promuovere la formazione di tutto il personale, il rooming-in (sistemazione del bambino nella stessa stanza della madre 24 ore su 24) e una informazione corretta alle madri per incoraggiarle ad allattare esclusivamente al seno almeno per i primi sei mesi di vita del neonato. L'Ospedale di Osimo si è impegnato da tempo per il raggiungimento di questo obiettivo, costruendo un solido terreno culturale a favore dell'allattamento materno e sottoponendosi ad una accurata valutazione effettuata da una équipe di esperti del Comitato Tecnico di Valutazione dell'UNICEF Italia, con verifiche approfondite anche attraverso interviste alle madri ed al personale, che hanno evidenziato la piena rispondenza alle norme previste dall'iniziativa internazionale. L'UNICEF Italia sottolinea come il progetto veda coinvolte in numero sempre crescente strutture ospedaliere in tutta Italia, espressione dell'interesse da parte del mondo medico e della salute per il diritto al benessere psico-fisico dei bambini italiani e degli altri paesi del mondo.

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