Il direttore nazionale per il Sudan, Ali Mahdi, dice che nonostante sia improbabile che il Villaggio SOS diventi un bersaglio diretto, pesanti combattimenti si stanno svolgendo nelle immediate vicinanze, nell'area dell'aeroporto di Malakal. La maggior parte dei combattimenti coinvolgono truppe di terra e non ci sono al momento attacchi aerei nelle vicinanze del Villaggio SOS. C'è però la minaccia che alcuni dei combattenti si nascondano nel villaggio e vi prendano rifugio. Questo farebbe del Villaggio SOS di Malakal un bersaglio diretto per le fazioni opposte. Nonostante la situazione della sicurezza a Malakal stia peggiorando è poco probabile che SOS Villaggi dei Bambini Sudan evacui il villaggio e trasferisca i bambini a Karthoum. Data l'insicurezza delle strade e delle via di fuga dall'area, sarebbe troppo difficile spostare i bambini senza comprometterne la sicurezza. Il Villaggio SOS di Malakal non ha al momento nessun seria mancanza di generi di prima necessità. Tuttavia, secondo il Signor Mahdi, direttore nazionale SOS in Sudan "Il deteriorarsi della situazione della sicurezza a Malakal sta compromettendo la vita nei mercati, nei negozi, nelle scuole. Gli uffici governativi sono chiusi e ciò implica difficoltà nel trasferire merci a Malakal", dice, "Abbiamo scorte di cibo ed abbiamo anche mandato al direttore del villaggio del denaro per accumulare scorte, ma non sappiamo cosa accadrà in futuro". Il villaggio SOS in Sudan fornirà l'assistenza di emergenza per la comunità locale, come cure anti colera e unità ospedaliere di emergenza per l'ospedale pediatrico di Malakal. È in corso un programma di assistenza d'emergenza nell'area, che continuerà ora con il rinnovarsi del conflitto. Il conflitto in Darfur continua Il conflitto si è anche inasprito nell'instabile regione del Darfur. SOS Villaggi dei Bambini Sudan sta attualmente conducendo un programma di emergenza nel campo profughi di Abu Shok ad Al Fashir. Il programma di emergenza SOS include tre centri di assistenza psico-sociale che fanno da consultori e forniscono servizi terapeutici per la famiglia come formazione per le madri e sessioni per la sensibilizzazione. Il direttore nazionale SOS in Sudan, Ali Mahdi, dichiara che nonostante la situazione in Darfur sia difficile, è importante che SOS Villaggi dei Bambini continui il progetto. Con l'attuale conflitto gli psicologi SOS e gli operatori sociali sono usciti dal loro residence alla guest house di Al Fashir, e si sono uniti ai cooperanti dell'area. La comunicazione è molto difficile tra SOS Villaggi dei Bambini a Khartoum e il programma in Darfur. Il campo profughi di Abu Shok è ora sotto coprifuoco alla sera ed è pericoloso per chiunque lasciare il campo.

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