« Un'idea straordinaria e innovativa particolarmente adatta ai centri di piccole e medie dimensioni » . Cosí è stato definito il « Bike- sharing » , il nuovo sistema di utilizzo collettivo di un parco bici sempre a disposizione dei cittadini, dall'assessore alla Mobilità Pietro Vignali, presente allo stand « Infomobility » per promuovere il progetto comunale, in arrivo a Parma in primavera. « E' una novità assoluta per il nostro Paese: in pratica si tratta di parcheggi automatici di biciclette, dislocati nelle zone strategiche della città, dove tramite una card con i dati personali, sarà possibile prelevare una bici per i propri spostamenti e poi riconsegnarla, nello stesso punto o in un altro attrezzato allo stesso scopo, secondo le necessità. In tal modo viene garantita una maggiore snellezza di utilizzo rispetto al noleggio » . I primi fruitori del servizio saranno i circa quattromila iscritti alla « Bici Card » . Questa automaticamente verrà convertita in tessera per prelevare il mezzo, successivamente l'utilizzo sarà esteso a chiunque ne faccia richiesta. La stessa carta avrà anche la funzione di allertare, tramite sms, il gestore e l'utente, in caso di mancata riconsegna delle « due ruote » . Le prime sperimentazioni hanno messo in evidenza come, in una piccola città, l'introduzione del « Bike- sharing » possa costituire realmente una concreta alternativa all'utilizzo dell'automobile, per gli spostamenti sulle piccole e medie distanze. Infatti l'iniziativa sarà in grado di facilitare l'intermodalità di circolazione se introdotto, ad esempio, nei parcheggi scambiatori o ai terminal dei bus o alla stazione, con le ovvie conseguenze positive in termini di traffico e ambiente. Ma come funziona? « Basta avvicinare la card alla sommità della colonna elettronica, cui è collegata la bici tramite uno sperone metallico, e automaticamente il mezzo si sgancia. Per la consegna la procedura è la stessa - spiega Gianluca Pin della società « Comunicare » che ha realizzato il progetto. - Il prelievo è stato pensato in maniera che tutti, anche i pi ù anziani, possano facilmente usufruirne » . E per quanto riguarda i costi? « Tutto è ancora in via di definizione - aggiunge Vignali -: potrebbero essere fissati in funzione del tempo, ma pi ù probabilmente opteremo per l'alternativa degli abbonamenti, annuali o mensili che siano. Inoltre stiamo varando la possibilità di stipulare delle assicurazioni sulle «Bike- sharing», in caso di furto o danni » . A. d.G. La Gazzetta di Parma, 13 dicembre 2004

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